Questa mattina, nel salone d’onore di Palazzo Donini, sono state presentate le iniziative organizzate nell’ambito della 21esima edizione della campagna “Nastro Rosa”, per la prevenzione dei tumori al seno.
Governatrice Marini testimonial. La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha accettato di essere la testimonial della campagna del “Nastro Rosa” per il quarto anno consecutivo: ”Abbiamo rafforzato i percorsi assistenziali alle donne colpite da tumore al seno, sia nella fase diagnostica , che in quella terapeutica e riabilitativa, e ci fa piacere averne la conferma dai dati emersi nella relazione del Dr Walter Orlandi”.
L' ospedale di Perugia al topo in Italia. Il Prof. Antonio Rulli , presidente della LILT dell’Umbria , ha affermato: “L’Ospedale di Perugia non si accende di rosa solo nel mese di Ottobre , durante la campagna di prevenzione dei tumori al seno; la nostra struttura, infatti, si colora di rosa tutto l’anno , per l’attenzione , la competenza dei professionisti, la qualità dell’apparecchiature e l’umanizzazione che il nostro Staff multidisciplinare riesce a mettere a disposizione delle donne colpite da tumore”. Proprio nel S. Maria della Misericordia, fa sapere il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Walter Orlandi ,”grazie ad un lavoro quotidiano, con percorsi diagnostici sempre mirati, e tempi d’attesa in costante riduzione per la parte chirurgica e terapeutica , siamo riusciti a garantire la migliore tutela della salute delle donne”. Il D.G. dell’Azienda Ospedaliera , ha anche aggiunto: “Già da sei anni ci viene assegnato il massimo riconoscimento dall’ Onda (Osservatorio Nazionale della Donna) il riconoscimento dei tre bollini rosa: così l’ospedale di Perugia conferma le proprie eccellenze anche in questo specifico settore. Si aggiunga- afferma Orlandi che nel 2012 , 55 donne hanno evitato il doppio intervento grazie alla tecnologia di cui disponiamo, cosiddetta “Osna”, che permette l’esame del linfonodo sentinella, in contemporanea all’intervento chirurgico al seno”.
Allargare lo screening. Investimento da 25 milioni. “Dai primi anni del 2000 – ha affermato il prof. Rulli , registriamo un aumento dell’incidenza della patologia, anche se, contemporaneamente, pure una riduzione della mortalità. Ma ciò che ci allarma è che la patologia colpisce sempre di più donne al di sotto dei 50 anni, un’incidenza del 30%, che ha incentivato la Regione ha ad allargare le fasce di età per lo screening”, su questo aspetto si è soffermata la Presidente Marini , chiedendo la collaborazione dei media per fornire una informazione sempre più corretta ai cittadini: “A partire dal 2014, estenderemo la screening per la prevenzione del tumore al seno alle donne dai 45 ai 50 anni , e quelle tra 70 e 74 anni, che attualmente restavano fuori dalla campagna che prevede la fascia tra i 50 e i 70 anni”. La spesa che la Regione affronterà per questo ulteriore progetto di investimento è di 25 milioni di euro.
Una barca al Trasimeno. Per migliorare la qualità della vita delle donne operate di tumore alla mammella ,è stata infine lanciata “una sfida”, come l’ha definita il prof. Antonio Rulli: si tratta di un progetto al quale partecipano LILT, Azienda Ospedaliera, Medicina dello Sport dell’Università di Perugia e Coni Regionale per costituire un team di donne che si cimenteranno nel canottaggio .”A Lago Trasimeno c’è già una barca ,attrezzata e funzionale , che è pronta nei mesi primaverili ed estivi, ad accogliere le donne che si sono sottoposte anche ad intervento ai linfonodi, per favorire con l’attività fisica il loro pieno recupero, assistite da psicologi e coach preparati nell’attività sportiva”, un progetto al quale è stato dato nome altamente significativo : “Siamo tutti nella stessa barca”.