In occasione della Giornata dell’acqua l’Usl Umbria 1 ha effettuato un monitoraggio specifico della rete idrica, in particolare sulle condotte realizzate in eternit, nella zona del Trasimeno. In quei punti sono stati effettuati specifici prelievi per verificare la presenza di fibre di amianto all’interno dell’acqua, oltre a quelli normalmente svolti da Umbra Acque.
La percentuale di tubazioni di cemento amianto a Perugia è modesta rispetto a quella presente in altri acquedotti pubblici. Si tratta di meno di 70 km su un totale di rete che ne conta 1.350. Una percentuale a quella che riguarda i comuni di Assisi, Corciano e e Passignano sul Trasimeno.
I controlli mirati in questa occasione hanno riguardato proprio l’area del Trasimeno, nei punti in cui la presenza di condotte in amianto è più elevata: complessivamente, nella rete pubblica del comprensorio, sono presenti 350 km di tubature in eternit.
Umbra Acqua ha già predisposto un piano di progressiva sostituzione delle condotte in eternit. Nel frattempo, l’acqua viene monitorata per evitare rischi per la salute pubblica.
Nel frattempo, siglato un protocollo tra Comune di Perugia, Umbra Acque, Università degli Studi e Università per Stranieri per l’installazione nei due atenei di 20 erogatori di acqua minerale, naturale e frizzante.
L’Umbria è la regione dove percentualmente si consuma più acqua minerale.