L’attività di controllo del territorio, attuata nel comune di Marsciano, ha permesso ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (NORM) della Compagnia di Todi (NORM) di mettere fine ad un articolato disegno criminoso posto in essere da tre romeni, residenti a Città di Castello.
La truffa. Alcune settimane fa, a Marsciano, tre soggetti in una ferramenta hanno raggirato il negoziante. Dopo aver acquistato un prodotto di modesto valore, hanno pagato con una banconota di grosso taglio. Il negoziante ha dato loro il resto, ma in quel momento, uno dei tre, si è ripreso furtivamente la banconota di taglio più elevato. A questo punto, lo straniero, inducendo in errore il negoziante, gli ha fatto anche credere di non aver ricevuto il giusto importo del resto, facendosi così consegnare un’ulteriore banconota.
Una vera e propria banda che raggirava negozianti nel centro Italia. I Carabinieri del Norm, hanno dato il via ad una intensa attività dicontrollo dei tre soggetti , allo scopo di verificare se quel raggiro fosse stato un episodio isolato o meno. In realtà, i militari hanno accertato che i tre, tutti cittadini romeni, disoccupati, in maniera sistematica, raggiungevano diverse località del centro Italia mettendo in atto numerosi raggiri come quello consumato a Marsciano. Le vittime prese di mira dai tre malviventi erano generalmente farmacisti, gestori di bar e di altri piccoli negozi ubicati a Pergola (PU), Camerino (MC), Cagli (PU), Cerreto D’Esi (AN), Subbiano (AR) e Colfiorito (PG).
L'arresto a Città di Castello. I carabinieri del NORM di Todi, dopo aver raccolto gravi indizi a carico dei tre, li hanno fermati a Città di Castello, al rientro di una delle loro trasferte nelle Marche. I tre sono stati perquisiti e trovati in possesso della somma in contanti di euro 1.500, provento di diverse truffe consumate in danno di negozianti. A questo punto i tre romeni, J.A.I. di 25 anni, M.A.I. di 22 anni B.M.C. di 24 anni, sono stati arrestati con l’accusa di concorso nel delitto di truffa continuata e posti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.
Sospettati di furto. I tre arrestati sono fortemente sospettati di aver consumato, lo scorso 4 febbraio, anche un furto in un’abitazione di Marsciano.
I Carabinieri ritengono che il numero delle truffe consumate dai tre arrestati sia superiore al quello finora accertato e pertanto vengono diffuse le le loro fotografie allo scopo di far luce su altri fatti delittuosi, invitando eventuali vittime a contattare gli stessi militari.