Truffe agli anziani, l'allarme: "Minano autostima e salute" - Tuttoggi.info

Truffe agli anziani, l’allarme: “Minano autostima e salute”

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Truffe agli anziani, l’allarme: “Minano autostima e salute”

Mar, 18/03/2025 - 18:03

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(Adnkronos) – Subire una truffa, per una persona anziana, “mina l’autostima”, “può mettere a rischio la salute psichica” e di conseguenza il benessere generale. Essere truffati “può stimolare sentimenti di vergogna” che peggiorano in caso di “vissuti di solitudine o depressivi”. Lo dice all’Adnkronos Salute Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania, in merito al fenomeno delle truffe agli anziani a cui non sfuggono nemmeno persone note, come ad esempio la moglie di Enrico Vanzina, Federica Burger, ingannata da un falso carabiniere. 

L’esperienza di una truffa è negativa per tutti, ma “mentre un giovane adulto ha la possibilità di riflettere nel tempo e di sviluppare resilienza per capire come mai è caduto in una trappola, l’anziano – precisa lo psicologo – di queste risorse molto spesso non ne ha. La salute, poi, noi sappiamo che, come ci dice l’Organizzazione mondiale della sanità, fa parte di un quadro complessivo che non è solo assenza di malattia, ma include anche benessere psichico e sociale. Laddove ci sono dei vissuti depressivi che possono intensificarsi nel tempo, si può quindi compromettere la salute psicofisica in generale. Le ricerche confermano che c’è una stretta correlazione”. 

Si attivano, inoltre, “anche dei vissuti di angoscia, sensi di impotenza e di colpa nei familiari per non aver protetto i genitori o i nonni. La truffa coinvolge l’intero nucleo”, continua Cozzuto, sottolineando la necessità del sostegno psicologico anche per gli anziani. Oggi “abbiamo tantissime psicologhe e psicologi che si formano in psicologia dell’invecchiamento, che conoscono la peculiarità dei sintomi che le persone sviluppano in quella fase del ciclo di vita, però purtroppo spesso se accade una cosa del genere ci troviamo a intervenire dopo. Andrebbe fatta invece prevenzione”. In generale però, osserva, “è un po’ più difficile che l’anziano arrivi nello studio dello psicologo, per una questione culturale. Sebbene in Campania abbiamo registrato negli ultimi mesi un incremento di circa il 10% di anziani che hanno richiesto l’accesso al servizio di psicologia di base, che è un servizio attivato nella nostra regione, in attesa di una legge nazionale”.  

“Le truffe agli anziani, categoria più vulnerabile ai raggiri, non sono una novità. Probabilmente ne percepiamo un incremento sia perché gli anziani aumentano, specialmente quelli che vivono da soli o non protetti, sia perché c’è una maggiore sensibilità su questo tema, perché se è vero che i raggiri sono il peggio che può accadere a qualsiasi persona, quando sono perpetrate su persone scelte per la loro fragilità fisica e emotiva diventano intollerabili”, evidenzia Nicola Ferrara, docente di Geriatria all’università Federico II di Napoli.  

La fragilità, il timore e la coscienza dei propri limiti fa degli anziani “le vittime ‘scelte’ da organizzazioni sempre più pervasive, anche perché utilizzano spesso mezzi informatici di cui l’anziano non è sempre padrone. I deficit di memoria e i deficit cognitivi, o la semplice paura di avere questi deficit, aiutano i truffatori”. Ed è prevedibile che i malintenzionati possano avvalersi, in un futuro imminente, anche “dell’intelligenza artificiale, rendendo sempre più credibili i sistemi truffaldini, anche se sicuramente troveremo anche sistemi per difenderci, nella infinita lotta tra ‘guardie e ladri'”.  

Importante quindi organizzare la protezione degli anziani. “Un ruolo decisivo lo hanno le famiglie che devono convincere i loro cari a non rispondere a richieste se non dirette, informandoli sui tipi di truffa che vengono organizzati. La rete familiare e sociale è fondamentale. Le vittime dei truffatore sono le persone che vivono sole”, conclude il geriatra.  


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