Ci sono anche 11 umbri tra le vittime che hanno acquistato auto con revisione “appena fatta” ma a cui, in realtà, erano stati tolti km, fino a 200mila, grazie ad una sofisticata apparecchiatura elettronica.
“Bidoni” venduti al prezzo di auto semi nuove. I carabinieri che hanno condotto in 13 regioni, tra cui l’Umbria, l’operazione “Chilometri zero” hanno finora arrestato due persone (una ad Ancona ed una nel Vicentino) delle cinque ricercate. Persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata a truffa e frode in commercio. In manette pure due donne di origine romena; altri tre indagati sono ricercati.
Il gruppo avrebbe ottenuto profitti illeciti per 500mila euro: promuoveva le vendite sui maggiori motori di ricerca piazzando i mezzi a persone convinte di trattare con una vera concessionaria ad Ancona. E l’Umbria, insieme all’Abruzzo, è la regione dove c’è il maggior numero di clienti che ha abboccato.
Delle centinaia di vendite analizzate dai carabinieri, 11 di quelle effettuate in Umbria sono risultate alterate, al punto da rendere i mezzi pericolosi. Le indagini si sono allargate a un’officina di revisioni che certificava costantemente l’esito positivo dei controlli sui mezzi risultati poi con chilometri scalati. I venditori sostenevano che le vetture fossero riconducibili ad unico proprietario benché in realtà fossero state in possesso di vari automobilisti.