I Carabinieri di Città della Pieve e della Stazione di Panicale, a conclusione di un’articolata attività di indagine scaturita dall’arresto in flagranza di due soggetti, un 28 enne e un 35enne, entrambi di origini campane, ritenuti responsabili di rapina aggravata in danno di un anziano, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia cinque individui, di cui quattro uomini campani, di anni 28, 34, 35 e 56, e una 27enne, di origini ucraine, ritenuti presunti responsabili di aver perpetrato, a vario titolo e in concorso tra loro, due truffe con il metodo del “finto appartenente alle Forze dell’ordine”.
Truffa delle finte forze dell’ordine
Il 25 aprile scorso, infatti, i Carabinieri del N.O.RM. di Città della Pieve avevano rintracciato e arrestato due uomini che, dopo essersi introdotti nell’abitazione di un anziano di Magione (PG) e averne carpito la fiducia fingendosi appartenenti alle Forze dell’ordine in borghese, lo avevano derubato di 12 monili in oro, del valore complessivo di 6.000 euro, 550 euro in contanti ed avevano cercato di sfilargli un anello d’oro con violenza, tanto che l’uomo aveva fatto ricorso alle cure mediche del Pronto Soccorso di Castiglione del Lago per un trauma contusivo al dito anulare.
Prima truffa
Le successive indagini finalizzate a ricostruire la cerchia relazionale dei due arrestati hanno permesso di identificare gli autori rispettivamente di una truffa in danno di un anziano del posto, verificatasi il 19 aprile in Panicale (PG), nella quale erano stati sottratti oggetti preziosi per un totale di 10.000 euro circa. I militari di Panicale hanno denunciato i due presunti autori, un 28enne e un 34enne, entrambi di origini campane, individuando dapprima la macchina utilizzata per raggiungere l’abitazione della vittima e poi analizzando vari sistemi di videosorveglianza pubblica e privata presenti nel territorio.
Seconda truffa
La seconda truffa è stata commessa in danno di un anziano residente nel territorio di Cortona (AR), verificatasi il 24 aprile, nella quale erano stati sottratti oggetti preziosi e una tessera bancomat con la quale erano stati prelevati, ad uno sportello, 1.260 euro. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa, dopo aver individuato l’autovettura in uso ai malfattori, hanno identificato i due occupanti, tra cui il 35enne e la donna ucraina, anche grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti sul posto, denunciandoli all’Autorità Giudiziaria.
Infine, è stato deferito a piede libero per concorso nelle due truffe aggravate anche un 56enne, che ha materialmente fornito ai presunti responsabili le autovetture utilizzate per raggiungere l’Umbria e la Toscana, partendo dalla provincia di Napoli.