Foligno

Trovato morto dalla moglie nel cantiere, titolare indagato. Attesa per i funerali

E’ in corso in queste ore l’autopsia sul corpo di Luciano Sotir, l’operaio edile 43enne trovato morto nel cantiere in cui lavorava nel tardo pomeriggio di martedì dalla compagna. Come anticipato da Tuttoggi.info, subito dopo la scoperta della tragedia, la casa in ristrutturazione nel centro di Montefalco dove l’uomo è morto era stata sequestrata, con la Procura di Spoleto (nella foto la sede) che aveva aperto un fascicolo.

Il pm Alessandro Tana che coordina le indagini – portate avanti dall’ispettorato al lavoro dell’Usl Umbria 2 e dai carabinieri – ha iscritto nel registro degli indagati (l’accusa è di omicidio colposo) il titolare della ditta per cui l’operaio lavorava. Si tratta di un 53enne di Spello. Una misura a tutela di quest’ultimo in vista appunto dell’autopsia e sugli accertamenti che saranno compiuti sul cantiere, per valutare il rispetto delle norme sulla sicurezza ed eventuali colpe nel decesso dell’operaio da tanti anni residente a Montefalco e molto conosciuto.

Questa mattina alle ore 12, nella sede del posto fisso di polizia all’interno dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia è stato conferito l’incarico da parte della Procura al medico legale, la dottoressa Laura Panata, per l’esecuzione dell’esame autoptico nel pomeriggio odierno. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare il nulla osta per i funerali. I familiari di Luciano Sotir si sono affidati allo studio legale 3A-Valore, con il consulente Matteo Cesarini e l’avvocato Cristian Rosa del foro di Arezzo.

Gli accertamenti dovranno anche chiarire l’ora in cui è avvenuto l’incidente mortale sul lavoro. Il corpo ormai senza vita dell’operaio è stato ritrovato solo nel tardo pomeriggio, dalla moglie che, preoccupata, si era recata nel cantiere nel centro di Montefalco in cui sapeva che era al lavoro, facendo la terribile scoperta. Ma il decesso potrebbe essere avvenuto diverse ore prima. Attorno ai familiari di Luciano Sotir in queste ore si è stretta l’intera comunità montefalchese, a partire dall’istituto scolastico “Melanzio – Parini”, frequentato dai due figli.