Troppo caldo in una delle sedi del tribunale a Perugia, alcune persone in attesa hanno avuto anche un leggero malore. Non è la prima volta che succede e infatti i legali chiedono da tempo di fissare una tabella oraria per evitare “ammassi” e magari di evitare di fissare udienza a luglio salvo che non vi siano specifiche scadenze. Tra l’altro in questi giorni Perugia è tra le città da bollino rosso con i 35 gradi con condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio.
Non ultimo l’altro ieri le Rsu avevano segnalato le “difficili e precarie condizioni di salubrità di alcuni ambienti di lavoro” e che l’impianto di condizionamento di uno dei piani, quello in sottotetto, è” obsoleto e malfunzionante, le finestre sono state private delle persiane perché fatiscenti e pericolose e mancano le tapparelle utili e necessarie alla dovuta schermatura solare che nei mesi estivi – vista anche l’ubicazione e l’esposizione del palazzo stesso – è più che necessaria”
Tra i rischi segnalati dalle Rsu, una riduzione del livello di attenzione del lavoratore e, di conseguenza, un aumento della probabilità di infortuni o l’insorgere di disturbi cardio circolatori. Per questo viene chiesta “la concessione dello smart working a richiesta (anche per chi non ne usufruisce) ed eventualmente per i soli rientri pomeridiani, non creando così disagio all’attività lavorativa ordinaria”.