Foligno

Troppi turisti a Rasiglia, ordinanza ‘blocca traffico’ | S’infiamma la protesta

Ormai è conosciuta, a livello nazionale ed oltre i confini italiani, come ‘La piccola Venezia dell’Umbria’. Un borgo medievale incastonato nel verde della Val Menotre, percorso in ogni dove da ruscelli, canali, cascate e laghetti che lo racchiudono in una sorta di ‘ragnatela d’acqua’.

Un paese unico nel suo genere, un vero e proprio gioiello storico, architettonico e paesaggistico. Stiamo parlando di Rasiglia, che nel corso degli ultimi anni ha attratto una folla sempre più consistente di turisti e visitatori.

Un fenomeno che si è sviluppato sui social, e quindi sui blog specializzati, riviste di settore, trasmissioni televisive, sino a diventare una meta tra le più gettonate dell’intera regione.

Si potrebbe proprio parlare di ‘fenomeno Rasiglia’: un paesino che dopo il terremoto del ’97 sembrava destinato, come gli altri, a finire nel degrado, nell’abbandono e nel dimenticatoio. E invece no! Grazie ad una perfetta sinergia tra residenti, soggetti privati ed un’attivissima Pro Loco, Rasiglia è pian piano risorta. E’ stata rifatta la pavimentazione ed altri lavori di riqualificazione, apportando migliorie continue. Ed ecco il boom: un paese assediato da visitatori, con flussi talmente importanti da creare problemi alla viabilità. E pensare che c’era chi temeva che la nuova Val di Chienti avrebbe fatto morire la montagna folignate.

L’ordinanza blocca – traffico

A mali estremi, estremi rimedi hanno pensato a Palazzo Comunale, ed ecco che il sindaco Nando Mismetti ha firmato un’apposita ordinanza per limitare il traffico. In particolare è stato istituito, solo per i giorni festivi (dalle 9 alle 20), sulla strada provinciale 442 di Verchiano, il divieto di accesso nel senso di marcia Verchiano – Rasiglia all’altezza dell’intersezione con la strada che conduce alla frazione Vionica, con uscita dalla frazione Verchiano in direzione Ponte San Lazzaro. Istituito, inoltre, nei soli giorni festivi, (dalle 8 alle 20) il divieto di sosta con rimozione su entrambi i lati, sulla strada regionale 319, a partire dal km 2 sino all’intersezione con la strada provinciale 442 di Verchiano. Infine, è stato istituito, sempre nei soli giorni festivi (dalle 8 alle 20), il divieto di sosta su entrambi i lati sulla strada 442 di Verchiano a partire dal km 0 sino alla seconda traversa a destra, senza denominazione, che conduce al campo sportivo di Rasiglia.

Residenti sul piede di guerra

A Rasiglia è scoppiata una rivolta: il nodo è proprio questo, l’afflusso straordinario di turisti non è da considerarsi un ‘male’ al quale porre argini ma un fenomeno positivo da potenziare adeguatamente. Perché il ‘fenomeno Rasiglia’ è linfa vitale per tutta l’area montana, perché è sorto un nuovo bar osteria, perché stanno per aprire due nuove attività ristorative, ed il furgoncino degli snack lavora a pieno regime.

A Rasiglia si sentono penalizzati, quasi puniti da questi provvedimenti. Le ordinanze sono considerate bastoni tra le ruote invece che spinte allo sviluppo.

Da anni a Rasiglia chiedono soluzioni per incrementare i posti auto; chiedono di allestire dei bagni pubblici, anche provvisori; chiedono una maggior cura del verde pubblico e magari l’incremento di giochi per bambini; la manutenzione ed il rifacimento di un’adeguata segnaletica stradale e via dicendo.

Servirebbe un piano ad hoc per ‘spalmare’ il turismo, da Rasiglia, agli borghi della Val Menotre come Pale con l’Eremo, le cascate e le grotte, Scopoli con il castello e l’Ecomuseo, Colfiorito con la palude ed il museo archeologico e via via i tanti piccoli paesini lungo il Menotre sino ad arrivare a Cancelli e Colfiorito.

Da tempo viene proposta l’attivazione di un servizio navetta gratuito per raggiungere Rasiglia e magari gli altri borghi, una soluzione che potrebbe anche raccogliere il supporto di privati e sponsor.

A Rasiglia vogliono aiuti per volare sempre più in alto, non vogliono sentire le ali tarpate. Vogliono essere il volano per l’intera montagna folignate, dalla Val Menotre agli altipiani Plestini. Ma – come scrivono sui social – l’amministrazione comunale fa ‘orecchie da mercante’.

Se non ascoltare le esigenze del territorio è grave, così come non conscerle, conoscerle e non intervenire è ancora peggio. Andare nella direzione opposta è assurdo.