Umbria | Italia | Mondo

“Troppe violazioni per il Coronavirus: stop aziende o sarà sciopero”

Troppe violazioni delle norme per contrastare la diffusione del Coronavirus, secondo i sindacati dell’Umbria, che chiedono lo stop alla produzione. In una lettera indirizzata alle associazioni datoriali e ai prefetti di Perugia e Terni i sindacati parlano di “indisponibilità delle mascherine, mancato rispetto delle distanze di sicurezza, ambienti non sanificati e turni a pieno regime”.

Di fronte a questa gravissima situazione – scrivono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini – vi chiediamo di intervenire immediatamente presso le aziende associate per bloccare la produzione laddove si riscontrano queste gravi incongruenze. Verificheremo il vostro intervento e, qualora non riscontrassimo un effettivo ed immediato adeguamento, vi preannunciano una nostra iniziativa, per il rispetto delle intese raggiunte a livello nazionale”, aggiungono i tre segretari.

Pronti anche allo sciopero

Per Cgil, Cisl e Uil, se da un lato è fondamentale garantire la tenuta economica del Paese, dall’altro ciò non può avvenire a scapito della salute dei lavoratori. “La salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, cosi come quella di tutta la comunità, debbono venire prima di tutto in ogni realtà produttiva – concludono Sgalla, Manzotti e Bendini -. Chiediamo ai prefetti, al presidente della Regione, ai sindaci e a tutti gli organi competenti, a partire dai servizi di prevenzione e sicurezza, di farsi garanti della salute dei lavoratori umbri. Se ciò non dovesse essere garantito ricorreremo a tutte le iniziative di mobilitazione necessarie, incluso lo sciopero”.