C'è la possibilità di non chiudere le sedi distaccate dei tribunali di Gubbio e di Todi: lo affermano i consiglieri regionali Andrea Smacchi (Pd) e Massimo Buconi (Psi), dopo avere esaminato le linee guida per l'attuazione della procedura di utilizzo degli immobili delle sedi, emanate oggi dal Ministero. Consentono il mantenimento, per non più di cinque anni, degli immobili degli uffici soppressi a servizio dell'ufficio giudiziario accorpante. Sulla base di ciò, i due consiglieri chiedono con una interrogazione urgente alla Giunta regionale di sapere quali siano gli interventi da mettere in atto per salvaguardare al meglio la presenza sul territorio regionale delle due sedi giudiziarie.
“Il Ministero di grazia e giustizia, ha emanato in data odierna le linee guida per l'attuazione della procedura di utilizzo degli immobili delle sedi distaccate, previsto dall'articolo 8 del decreto legislativo 155/2012, dalle quali si evincono importanti novità che potrebbero consentire, stante le caratteristiche olografiche del territorio, di non chiudere le sedi distaccate dei tribunali di Gubbio e Todi”: lo affermano i consiglieri regionali Andrea Smacchi (Pd) e Massimo Buconi (Psi).
“Viste le novità contenute nell'atto del Ministero – spiegano – abbiamo inteso presentare un'interrogazione in via d'urgenza alla Giunta regionale, al fine di sapere quali siano gli interventi che la medesima intende mettere in atto per salvaguardare al meglio la presenza sul territorio regionale delle due sedi distaccate di Gubbio e Todi. Nello specifico – proseguono i due consiglieri – abbiamo chiesto di conoscere se ed in quali modi possa trovare applicazione l'articolo 8 del decreto legislativo 155/2012 che consente il mantenimento, per non più di cinque anni, degli immobili sedi degli uffici soppressi a servizio dell'ufficio giudiziario accorpante”.
“Gli uffici di Gubbio e Todi – concludono – per anni hanno garantito ai cittadini di gran parte del territorio di avere punti di riferimento certi e qualificati in tema di giustizia, un patrimonio che andrebbe tutelato viste le importanti novità normative di riferimento”.