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TRIBUNALE SPOLETO, PRESIDENTE DE NUNZIO “NESSUNA DIRETTIVA PER ACCORPAMENTO A PERUGIA”

La Commissione Consiliare permanente della Provincia di Perugia, guidata da Giampiero Fugnanesi, ha affrontato il caso del Tribunale di Spoleto, per il quale si paventa il rischio di accorpamento con la sede centrale di Perugia e nel quale il problema del personale insufficiente è all'ordine del giorno. Lo spunto è stato dato dall'ordine del giorno “bipartizan” dei consiglieri Laura Zampa (Pd), Massimiliano Capitani (Pd) e Giampiero Panfili (Pdl). Alla Commissione hanno preso parte anche l'assessore provinciale Piero Mignini, Wladimiro De Nunzio – Presidente della Corte di Appello di Perugia, Carmine Pinelli – Presidente del Tribunale di Spoleto, Battistina Vargiu – assessore Comune di Spoleto, Paolo Feliziani – Presidente Ordine degli avvocati di Spoleto, Paolo Burini e Marco Silvestrini – dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili della Provincia di Perugia, Ezio Viola – Presidente Associazione dei Geometri di Spoleto, Paolo Perilli – Confprofessioni e Maurizio Staffa – Presidente Sindacato Commercialisti Umbria. “Le audizioni hanno confermato la difficile situazione lavorativa – ha spiegato il consigliere Zampa – di magistrati e dipendenti del Tribunale di Spoleto profondamente sotto organico e costretti a coprire, andando al di là degli orari, ogni mansione giudiziaria. Sono arrivate invece rassicurazioni dal Presidente De Nunzio sul possibile rischio di un accorpamento che equivarrebbe ad una chiusura: non c'è nessuna direttiva in questo senso ed anzi il decentramento della Giustizia viene visto come una ricchezza da cercare di tutelare anche in momenti difficili di tagli alla macchina pubblica”. Per il consigliere Zampa, portavoce dell'odg sul Tribunale, “il Consiglio provinciale, insieme alla Giunta e alle categorie professionali di Spoleto, sono d'accordo nel continuare a monitorare la situazione affinché le istituzioni preposte risolvino il problema dell'organico che sta alla base di un mantenimento di un presidio territoriale”.