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TRIBUNALE SPOLETO: ASSENTEISMO, A PROCESSO ADDETTO ALLA CANCELLERIA DEL GIUDICE DI PACE

Diverse le volte che avvocati, segretarie ed impiegati presso il Giudice di Pace erano costretti ad entrare in ritardo al lavoro. Ed anche i cittadini in alcuni casi sono stati costretti ad aspettare all'esterno, per via del portone ancora chiuso. La causa? Un addetto alla cancelleria, ausiliario addetto anche all'apertura mattutina del palazzo dove ha sede il Giudice di Pace di Norcia, che arrivava anche con più di mezzora di ritardo. E che è finito imputato al Tribunale di Spoleto con l'accusa di assenteismo, sia perché arrivava tardi a lavoro che perché entrava ed usciva dall'ufficio a suo piacimento, ovviamente registrando invece l'orario “intero”.

Gli episodi – almeno una decina quelli rilevati dai carabinieri della compagnia di Norcia attraverso appositi appostamenti – si sarebbero verificati tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004, ma il processo si è aperto soltanto questa mattina, dopo un'udienza filtro nei mesi scorsi, al Tribunale di Spoleto, dove sono stati ascoltati anche alcuni testimoni. Tra questi addirittura uno non ha esitato a dichiarare che l'ultimo caso di assenteismo con protagonista il cancelliere nursino si sarebbe verificato appena una settimana fa.

Tanti gli episodi ricordati dai teste: c'è stato persino quando l'imputato, invece di presentarsi alle 8 del mattino ad aprire il palazzo di giustizia della città di S. Benedetto, sarebbe arrivato con un'ora e mezzo di ritardo; oppure la volta in cui durante una stessa mattinata sarebbe uscito per ben tre volte. Il tutto aggravato dalle indagini dei carabinieri. Un militare dell'Arma, infatti, ogni mattina si trovava in borghese fuori dal portone ed annotava gli effettivi orari di lavoro dell'addetto alla cancelleria, che secondo l'accusa lavorava meno ore del previsto, ma prendeva comunque lo stipendio intero.