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Trevi, per Menicacci la situazione dell'Istituto Comprensivo “è piuttosto drammatica”

di Mirko Menicacci (*)

I genitori dei ragazzi che frequentano il tempo pieno dell’Istituto Comprensivo di Trevi si lamentano perché i propri figli devono stare ben 8 ore continuative dentro una scatola di cemento armato, poco luminosa ed in alcuni casi in aule sotterranee. Non possono più usufruire del parco di Villa Fabbri, a seguito di una delibera commissariale.
La situazione attuale è piuttosto drammatica, infatti i bambini, ammesso che riescano ad uscire dalle aule, al massimo possono usufruire di un piccolo atrio che si trova circa sei metri sotto il livello della strada, in pratica una specie di pozzo e sotto i loro piedi fognature e fosse biologiche!
Per questi motivi i genitori hanno tutte le ragioni, vanno compresi ed apprezzati perché hanno a cuore la salute dei propri figli.
Ma, come si suol dire, tutti i nodi vengono al pettine.
La sinistra trevana ha voluto fortemente che quella scuola fosse costruita in quel sito e questo contro ogni principio di buon senso e funzionalità. Succede solo a Trevi, governata per decenni da amministratori scellerati, che nel 2010 si inauguri in pompa magna una scuola priva di palestra, sprovvista di aree verdi, dove la luce è solo quella delle lampadine perché tutt’intorno ci sono muri, dove nessun accorgimento per il risparmio energetico è stato perso, strutturata su cinque piani piuttosto che su uno!
Ma purtroppo per noi questa scelta ora inizia a dispiegare tutti i suoi effetti negativi, così come per anni l’opposizione del centrodestra ha detto, restando purtroppo inascoltata. E saranno i bambini a scontare le scelte fallimentari della sinistra.
E questi effetti negativi li subiranno tutti i bambini trevani delle prossime tre-quattro generazioni perché una scuola si costruisce ogni cento anni e i danni fatti non sono sanabili.
Fin tanto che le cose vengono fatte alla meglio, come è successo fino ad ora a Trevi, le magagne non emergono; ora, che al posto di un sindaco superficiale e disattento, c’è un commissario prefettizio che fa semplicemente rispettare le regole, tutta la polvere che decenni di amministrazioni rosse hanno messo sotto il tappetto sta venendo fuori.
E dispiace che chi sconta sono i bambini!

(*) Vice-coordinatore regionale dipartimento PDL