di Coalizione “Noi per Trevi”
Lo stop forzato a cui siamo stati costretti dal ricorso presentato dal centro destra locale, che ha portato come noto al commissariamento del Comune sta, purtroppo, penalizzando i cittadini trevani. La città è stata privata in questa maniera dei suoi organi di indirizzo e di governo politico, che non possono essere surrogati dalla gestione commissariale necessariamente limitata alle questioni di ordinaria amministrazione, in quanto provvisoria e temporanea. In questo contesto quindi Dino Sperandio e la coalizione politica “Noi per Trevi, intendono comunque dare il proprio contributo in modo che la città ne risenta meno possibile e possa vedere realizzati i progetti più qualificanti e complessi come quello della “Casa della Salute di Trevi”, che era e rimane uno dei punti di eccellenza del programma elettorale con cui si sono presentati alle elezioni del 15 e 16 maggio scorsi.
Il progetto della “Casa della Salute di Trevi”, che è un obbiettivo del Ministero della Salute per il potenziamento delle cure primarie, recepito e previsto nel Piano Sanitario Regionale, deve trovare rapida attuazione affinché si possa attivare un modello organizzativo dei servizi socio sanitari sul territorio e realizzare una sanità vicina ai cittadini e in linea con i nuovi bisogni di salute della nostra comunità”. Bernardino Sperandio e la coalizione “Noi per Trevi” rilanciano con forza la necessità di dare seguito al lavoro avviato dalle precedenti amministrazioni di centro-sinistra, che, in collaborazione con la Regione Umbria e l’Azienda ASL n.3, ha portato al finanziamento del progetto della “Casa della Salute di Trevi”, da realizzarsi nel centro storico cittadino, presso il Palazzo Botta, già sede dell'ufficio della Cittadinanza, della Residenza Protetta “Carlo Amici”, della Guardia Medica, dello sportello delle Associazioni Cesvol e di quello dell'immigrazione Cidis.
“Grazie alle scelte attuate dalle amministrazioni di centro sinistra – afferma Bernardino Sperandio – sono state promosse, negli anni, politiche di rafforzamento dei servizi socio sanitari sul territorio. Basti pensare al Centro di Riabilitazione Motoria che è, a Trevi, un fiore all’occhiello e al suo recente potenziamento, alla realizzazione del Palazzo Botta, una struttura nuova e qualificata su cui l’amministrazione da me guidata aveva, da subito, iniziato a lavorare per concretizzare il progetto della “Casa della Salute”. Dare ai cittadini la possibilità di avere un unico polo in cui erogare i servizi socio-sanitari territoriali, mettendoli in rete e assicurando una maggiore facilità di accesso, concentrando così in un unico spazio fisico le attività sociali e quelle sanitarie, dalla medicina generale, alle prestazioni specialistiche e alle competenze dei distretti sanitari.
Il Comune di Trevi ha già deliberato la propria adesione al progetto di modello organizzativo, presentato congiuntamente dalla Regione, dalla ASL n. 3 e dal Comune stesso il 27 marzo 2011 presso il Teatro Clitunno. Dobbiamo constatare che analoghi progetti previsti in altre realtà regionali stanno nel frattempo procedendo speditamente nell’iter di realizzazione e riteniamo, pertanto, che sarebbe necessario riprendere al più presto la collaborazione con i vertici della sanità regionale e dell´azienda Usl 3 ed aprire una fase di partecipazione con tutti gli operatori coinvolti. Tutto ciò appare quanto mai urgente in un momento in cui il sistema pubblico è sotto attacco, con un governo che considera la scuola, la sanità e i servizi sociali come costi da tagliare. Riteniamo infatti che una maggiore integrazione tra ospedale e territorio potrà porre un possibile argine al drammatico taglio delle risorse operato dal governo di centro destra. Per queste ragioni e nell’esclusivo interesse della città – conclude Sperandio – la coalizione “Noi per Trevi” è più che mai determinata a mantenere gli impegni presi con i cittadini e dare immediata attuazione al progetto non appena sarà tornata alla guida della città.
La Regione Umbria, nello specifico piano di riforma del servizio sanitario regionale, in corso di redazione, prevede proprio la “Casa della Salute” quale elemento di eccellenza della sanità regionale, pertanto, considerato che la città di Trevi è pronta a realizzare il progetto, Dino Sperandio e la coalizione politica “Noi per Trevi”, sono a disposizione per collaborare fin da subito affinché si prosegua speditamente in tal senso.