Nulla da fare per Bernardino Sperandio e per il centrosinistra trevano. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso sulle elezioni comunali del maggio 2011 – che videro uscire vincitore proprio Sperandio, appoggiato da una coalizione di centrosinistra, sul candidato di centrodestra Luigi Andreani con l’irrisorio scarto di 14 voti – confermando la nullità delle stesse.
Era stato lo stesso Andreani ad appellarsi al Tar, avanzando rimostranze sull’effettiva possibilità di voto di 35 cittadini comunitari che sarebbero stati iscritti alle liste elettorali fuori tempo massimo e che quindi non avrebbero avuto il diritto di voto. Il Tar aveva accolto le motivazioni di Andreani, contro le quali Sperandio si era appellato al Consiglio di Stato.
Nella serata odierna è arrivata la doccia fredda per l’ex sindaco. La sentenza del Consiglio di Stato ha ribadito le posizioni già espresse dal Tar, e cioè che i 35 cittadini comunitari furono inseriti nelle liste elettorali fuori tempo massimo (la scadenza era fissata per il 5 aprile 2011) e votarono senza per altro godere di determinate condizioni di eccezionalità che gli avrebbero invece garantito la permanenza nelle liste, influenzando di fatto il risultato delle elezioni.
La sentenza odierna ufficializza il fatto che il Comune di Trevi, temporaneamente retto dal Commissario Prefettizio Luigi Pizzi, dovrà tornare alle urne, forse, ma non è affatto scontato, già alla prossima tornata elettorale amministrativa prevista per il 6 e 7 maggio 2012.