Nella mattinata di oggi, 2 dicembre 2020, si sono incontrate in modalità videoconferenza le organizzazioni sindacali nazionali, territoriali, Rsu con il liquidatore di Treofan, alla presenza della Confindustria dell’Umbria.
Secondo quanto riferito dai sindacati i contenuti della procedura di licenziamento collettivo, che nel sito di Terni riguarda 139 lavoratori, sono stati rigettati. Nel frattempo, come già fatto nella giornata di ieri dal Mise, si è chiesta la continuità produttiva tramite l’apertura della CIGS che permetterà di avere tempi più congrui rispetto ai 75 giorni previsti per la formalizzazione della liquidazione.
I sindacati, infine, hanno richiesto un rinvio per fornire documentazione atta ad avvalorare le proprie tesi sull’incongruenza dei contenuti e della forma della procedura.
Intanto, durante l’ultimo consiglio comunale, a Palazzo Spada è stato approvato un atto di indirizzo (30 voti favorevoli e 2 astenuti, ndr) per cercare di salvare l’azienda dalla liquidazione. Il consiglio comunale – si legge nell’atto – ritiene che il Sindaco debba intervenire in tutte le competenti sedi istituzionali, in primis al Mise, per tutelare i livelli occupazionali e produttivi della Treofan; ritiene fondamentale l’esigenza di operare per obbligare Jindal alla cessione dello stabilimento ternano; richiede altresì al sindaco di riferire periodicamente al consiglio comunale sugli sviluppi ed esiti di questa vertenza“.