Terni

Treofan Terni, fronte comune contro Jindal

“Sul tavolo ci sono diverse ipotesi che vanno dalla possibilità di un intervento da parte di un nuovo imprenditore, alla riconversione del sito ternano, senza chiudere ad altri progetti di continuità produttiva dello stabilimento – è quanto affermato dal vice Segretario dell’Ugl, Eliseo Fiorin, dopo la call di ieri al Mise sulla vertenza Treofan.

Spiraglio di luce

La notizia porta un spiraglio di speranza tra i lavoratori che vedono nel 6 gennaio prossimo la data ultima per cercare di salvare il polo chimico ternano dalla messa in liquidazione da parte di Jindal.

Vertice col Mise

I sindacati hanno richiesto, ancora una volta, la massima collaborazione tra le parti affinché si faccia pressing sulla società indiana per rivedere la decisione di mettere in liquidazione il sito: “Occorre scongiurare – ha sottolineato il Vice Segretario Eliseo Fiorin – che si arrivi al 6 Febbraio prossimo, senza una soluzione per i lavoratori del sito ternano”.

Fronte comune contro Jindal

La posizione dei sindacati nei confronti di Jindal resta molto critica: “Il fronte comune che si è formato – sottolinea il rappresentante della Segretaria Nazionale Enzo Valente – deve ulteriormente rafforzarsi con il coinvolgimento anche della Regione Puglia, dove il management indiano ha dirottato sullo stabilimento di Brindisi le commesse di Treofan. Siamo pronti ad inasprire ulteriormente le battaglia a difesa dei lavoratori di Terni”.

Articolo modificato su richiesta dell’Ugl