Giornata intensa per i lavoratori Treofan Jindal di Terni che, nella giornata di oggi, hanno atteso in presidio sotto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Mise) i rappresentanti dei sindacati locali e nazionali (per la Regione era presente l’assessore Fioroni), convocati al tavolo del Mise per la cessione e la reindustrializzazione del polo chimico (per il Governo erano presenti il consulente del Ministro Urso e la sottosegretaria Fausta Bergamotto). Le notizie non sono molto confortanti, ma un primo passo in avanti è stato fatto sul piano delle interlocuzioni con la multinazionale polacca Visopack: il liquidatore Filippo Varazi ha parlato di due momenti di trattativa nell’ambito dei quali le parti non avrebbero trovato però un’intesa.
A tenere ancora distanti le parti sono le condizioni poste da Treofan Jindal che metterebbe sul piatto 2,5 milioni di euro per contribuire al Tfr dei lavoratori, ma vorrebbe portarsi via la laccatrice dal sito di produzione di Terni per non creare possibili ‘danni’ alla Treofan Germany, lasciando al competitor polacco il prezioso macchinario. Visopack, invece, vorrebbe almeno 3 milioni di euro in più a compenso dello smantellamento della laccatrice. La risposta di Jindal è stata semplice “ce li metta il Governo italiano i 3 milioni”.
Sergio Cardinali, della Filctem Cgil Terni, contattato telefonicamente da TO ha parlato di ennesimo “schiaffo al Governo italiano da parte di Treofan Jindal che non si è presentata al tavolo. I rappresentanti del Ministero si sono comunque impegnati a convocare Treofan Germany e Vispocak per un nuovo vertice. Il tavolo è stato dunque riaggiornato”.
“Si è tenuto oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo di crisi per Treofan, azienda ternana, alla presenza delle istituzioni, del liquidatore della società umbra e delle organizzazioni sindacali. Il sottosegretario Fausta Bergamotto, con delega alle crisi d’impresa, e l’assessore Michele Fioroni della Regione Umbria esprimono il più profondo disappunto per la mancanza di Treofan Germany al tavolo odierno, ritenendo questa assenza una grave forma di mancato rispetto verso le istituzioni, i sindacati e i lavoratori. Questo atteggiamento identifica inoltre un comportamento pretestuoso e di indisponibilità a un possibile accordo. La Treofan Germany e la sua proprietà non possono sottovalutare di aver utilizzato ingenti risorse pubbliche sia per la cassa integrazione sia in termini di finanziamenti per investimenti produttivi nel territorio nazionale. Il Mimit ha chiesto esplicitamente un documento che riassuma le posizioni ufficiali di Treofan Germany a fronte della presentazione di una proposta credibile che darebbe risoluzione ai problemi produttivi e occupazionali del sito di Terni. Non appena riceverà tale documento, il sottosegretario Bergamotto si è impegnata a convocare al Ministero Treofan Germany e il suo possibile acquirente, aggiornando subito dopo il tavolo di crisi con tutte le parti coinvolte”.