Una conferenza per riflettere insieme a istituzioni, esperti e territorio sul tema della disabilità, ma anche un momento di festa e condivisione per promuovere la cultura dell’inclusione sociale delle persone più fragili. L’Arcobaleno di Spello compie trent’anni e festeggia così, sabato 7 ottobre, questo anniversario importante.
Si comincia alle ore 16, nella Sala dell’Editto del Palazzo comunale di Spello, con l’incontro intitolato “Disabilità e inclusione, Realtà, problematiche, prospettive”. Un momento di confronto, con i saluti istituzionali di Moreno Landrini, sindaco di Spello, Stefania Proietti, presidente Provincia di Perugia, Alessio Cecchetti, presidente BCC di Spello e Velino, Don Diego Casini, priore parroco Unità Pastorale di Spello e Roberto Morroni, vice presidente Regione Umbria. A seguire gli interventi di Angelo Mazzoli, socio fondatore e consigliere dell’Arcobaleno, Rosanna Zaroli, assessore Politiche sociali e sanità Comune di Spello, Francesca Di Maolo, presidente Istituto Serafico di Assisi e Barbara Falcinelli, responsabile delle attività dell’Arcobaleno. Coordina Giulio Proietti Bocchini, presidente dell’associazione.
Alle 18, presso la sede della stessa in via Giulia 2 (ingresso da Largo Mazzini), ci sarà un momento conviviale con musica della band “Four B”. Tutta la comunità è inviata a partecipare agli eventi, promossi e organizzati dall’associazione, con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Spello e il sostegno della BCC di Spello e del Velino.
L’Associazione Arcobaleno O.D.V. Spello è nata per dare una risposta concreta ai bisogni di tante famiglie che si trovano ad affrontare la disabilità, attraverso spazi e strumenti utili a migliorare la qualità della vita delle persone interessate. Da tre decenni accoglie giovani e adulti di Spello e dei Comuni della Zona sociale n. 8, offrendo momenti educativi, ricreativi e laboratoriali, con operatori qualificati e volontari, al fine di migliorare le condizioni fisiche e psichiche degli utenti, favorendo la loro integrazione nella società.