(Ale. Chi.) – Umbria terra di pendolari: regione centrale, in diversi, tra lavoratori e studenti, si muovono verso le vicine Toscana e Lazio, o arrivano fino a MIlano (e ritorno) con il treno Tacito con partenza da Terni. Eppure i disagi alla circolazione ferroviaria non mancano, con una rete già di per sè complessa, complice forse l'Appennino, e una centralità, almeno nei cambi, affidata a Foligno invece che a Perugia. Una nuova polemica è scoppiata a causa dell'ultimo ritardo accumulato da un Intercity proveniente da Roma, giunto nel capoluogo umbro con 70 minuti di ritardo proprio ieri sera, che si va ad aggiungere al guasto dello scorso 15 gennaio che aveva portato a sospendere il traffico tra Terontolo e Foligno per un guasto all'altezza di Tuoro. Ora da Palazzo Donini è lo stesso assessore Rometti a dare un ultimatum.
“E' intollerabile il susseguirsi di disservizi dei trasporti ferroviari sulle tratte regionali: la Regione Umbria interverrà nelle sedi opportune, con ogni strumento possibile, a tutela dei diritti dei pendolari umbri, i quali stanno subendo notevoli disagi e problemi“: è quanto sottolinea l''assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti, in un comunicato della Regione.
Rometti rende noto che, in seguito agli oltre 70 minuti di ritardo registrati domenica sera dal treno Intercity, partito da Roma alle 19.55 e arrivato a Perugia alla Stazione di Fontivegge alle 23.20, ha scritto all''amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e al direttore regionale della società di trasporto, Fabrizio Imperatrice, sollecitando “che siano intraprese immediatamente le necessarie azioni per scongiurare questa difficile situazione“.
“E' ormai alla scadenza naturale il contratto di servizio siglato con Trenitalia, e la Regione – ribadisce Rometti – non intende sottoscrivere il nuovo atto senza ottenere prima la garanzia del superamento delle numerose problematiche che abbiamo costantemente segnalato e sanzionato, poichè violano gli accordi sottoscritti“.
“Nessuna spiegazione – aggiunge – ormai può giustificare il perdurare dei ritardi nei collegamenti ferroviari e gli altri problemi, quali guasti o soppressioni di treni, scarsa pulizia e sovraffollamento dei vagoni, vissuti da coloro che quotidianamente si avvalgono del trasporto pubblico ferroviario per gli spostamenti nei luoghi di studio o lavoro. Tuteleremo a ogni costo gli utenti: è un loro diritto insopprimibile – conclude Rometti – disporre di un servizio di trasporto pubblico più efficiente e adeguato, nonostante la grave crisi del settore e la scarsità di risorse ad esso destinate“.
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