Un pellegrinaggio a cavallo per celebrare l’800° anniversario del Cantico delle Creature, attraversando boschi sacri, conventi francescani, sentieri millenari e tre città unite da un patrimonio culturale unico: Spoleto, Campello sul Clitunno, Foligno e Assisi.
È il trekking che il Gruppo Transumanze di Spoleto e la Parte Guelfa di Firenze hanno compiuto dal 24 al 27 luglio, un evento che oggi torna d’attualità grazie all’uscita del video documentario ufficiale, pubblicato il 29 novembre.
La partenza da Monteluco di Spoleto, luogo simbolo della spiritualità eremitica e francescana, ha dato al cammino un’impronta profondamente identitaria. Lo ricorda Fra Paolo, Guardiano del Santuario: “Questo è un luogo significativo perché c’era un antico bosco che già prima di San Francesco era un bosco sacro. Forse già in epoca romana qui c’era un lucus: da qui il nome Monteluco”.
Un trekking sostenuto dai Comuni e dalle realtà del territorio
L’evento, patrocinato dal Comune di Spoleto e dalla Regione Umbria, ha poi attraversato Campello sul Clitunno, Foligno e Assisi, coinvolgendo istituzioni, associazioni e territori in un percorso che ha puntato a valorizzare la rete sentieristica locale e a promuovere un modello di mobilità dolce e sostenibile.
L’assessore al Turismo della Città, Giovanni Angelini Paroli, ne ha sottolineato il valore paesaggistico e culturale: “Dal Monteluco si può godere, forse, di una delle viste più belle di tutta l’Umbria. Da quassù si capisce l’importanza e i valori aggiunti del nostro territorio. Il trekking ha unito tre patrimoni UNESCO, attraversando la fascia olivata dei colli Assisi–Spoleto, candidata a sua volta alla nomina UNESCO, senza mai uscire dal verde”.
Un percorso, dunque, che non è solo fisico ma identitario: collega infatti siti riconosciuti a livello mondiale e rafforza l’immagine dell’Umbria come regione dei cammini. Per questo, il coordinatore del trekking Ignazio Tomasini ha già chiaro l’obiettivo futuro: “Non un episodio, ma l’inizio di un progetto per promuovere i cammini e creare eventi dedicati al territorio”.
Tomasini ci tiene anche a raccontare l’identità del Gruppo Transumanze nato nel 2015. “Siamo un gruppo di amici legati alla passione per il cavallo, le avventure, i trekking: ogni cammino è un modo per scoprire il territorio da un punto di vista unico, quello che solo il cavallo sa offrire”.
Accanto a loro, un’istituzione storica: la Parte Guelfa di Firenze, rappresentata da Giuliano Buccheri, che ricorda le radici profonde dell’associazione: “Parlare di Parte Guelfa vuol dire parlare di 750 anni di storia. Nata a Firenze nel 1266 come corpo militare di cavalleria, si è poi evoluta come istituzione civile: monitoraggio, sorveglianza, ciò che oggi chiameremmo Guardia Forestale. Nel 2015 l’associazione ha ripreso pienamente la sua funzione, diventando un’organizzazione di volontariato che opera nel monitoraggio ambientale, nella pulizia dei boschi e nella tutela del territorio”. Un ponte tra passato e presente che ha offerto al cammino un valore simbolico unico.
Il trekking tra Spoleto e Assisi ha ricevuto un forte supporto istituzionale. Dopo la partenza, il trekking ha trovato accoglienza e sostegno in tutte le sue tappe: a Campello sul Clitunno, la sindaca ha accolto i partecipanti con un ristoro. La Giostra della Quintana di Foligno ha offerto ospitalità per cavalli e cavalieri e nella città della Pace, il percorso si è concluso con la presenza delle autorità locali, tra cui la presidente della Regione Stefania Proietti, e la celebrazione della messa da parte del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.
Spoleto come centro dei grandi itinerari
L’evento di luglio, supportato da Tomasini Francia, che affianca il Gruppo Transumanze Spoleto, e da Garmin, che ha donato un dispositivo tecnico alla Parte Guelfa e attivato un accordo di collaborazione per i prossimi eventi, ha rappresentato così il punto di partenza di un progetto più ampio: fare di Spoleto un nodo centrale dei cammini spirituali e naturalistici, seguendo il modello dei grandi itinerari europei.
Centro geografico dei cammini, grazie alla sua posizione unica tra le grandi direttrici spirituali. Da qui si irradiano le strade che portano verso Assisi, sulle orme di San Francesco, patrono d’Italia, e Santa Chiara, così come verso Norcia, città di San Benedetto, patrono d’Europa e Cascia, cuore della devozione verso Santa Rita.
Un triangolo di spiritualità, natura e storia che può diventare un motore di crescita per il turismo sostenibile e per una nuova economia oltre che di cultura.
Nell’immagine di copertina un frame del video ufficiale