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Tre Valli e responsabilità di Spoleto, Zinni non ci sta

L’intervento dell’assessore regionale alle infrastrutture Giuseppe Chianella a Spoleto giovedì per parlare di strade, ferrovie e quant’altro durante l’interessante iniziativa promossa dalla Cgil (qui l’articolo) non è piaciuto a molti. Perché se la Tre Valli finora non è stata completata sarebbe colpa, in sostanza, degli stessi spoletini. Questa almeno l’opinione del rappresentante della Regione, che puntava il dito sulla mancata scelta delle priorità: completare la strada statale 685 delle Tre Valli umbre o realizzare la variante alla Flaminia nel tratto Spoleto-Terni? Siccome Spoleto non sceglie, non si fa niente: questo più o meno il discorso fatto da Chianella, che dopo aver glissato sul tema è stato stimolato a rispondere agli interrogativi posti dal sindaco Fabrizio Cardarelli dal pubblico presente al convegno ed in particolar modo da Alessandro Raspa della Cgil. E se il primo cittadino piuttosto sconcertato – dopo aver più volte pubblicamente chiesto il completamento della statale, ma a partire dalle gallerie per evitare di ‘stuprare’ il territorio senza avere mai lo sbocco sulla E45 – ha accennato alla questione ieri sera in consiglio comunale, a prendere posizione duramente è la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto ed il suo presidente Sergio Zinni. L’ente che, sin dalla fine degli anni ’70, ha creduto alla realizzazione della Tre Valli, finanziandone i progetti e stimolando le istituzioni.

E’ davvero singolare – esordisce Zinni – che qualcuno pensi che a Spoleto si porti l’anello al naso, ignorando la storia di questa Città e l’articolato e lungo percorso che ha portato alla progettazione della Strada delle Tre Valli, quale infrastruttura necessaria ad evitare l’isolamento dell’Umbria meridionale creando un collegamento trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico. Un progetto fortemente voluto non solo da Spoleto, – ricorda il presidente della Fondazione Carispo – ma anche da parte di imprenditori, associazioni, enti ed istituzioni del più ampio territorio perugino e ternano; un progetto finanziato per la prima volta anche da privati consapevoli dell’importanza strategica per lo sviluppo dell’intera Regione.  Ha carattere prevaricatorio il tentativo di ribaltare sugli spoletini la mancata realizzazione della Tre Valli, in quanto è notorio che lo strabismo di alcuni settori politici a favore di altre realtà ha penalizzato e sta svilendo un’opera che, collegando la Valle Umbra con la Valle del Tevere, innestandosi nei pressi di Acquasparta alla quattro corsie E 45 ed al raccordo autostradale Terni-Orte, crea le condizioni per una trasversale di collegamento di grande rilievo, con importanti conseguenze per un riequilibrio territoriale e per le interconnessioni della viabilità di tutto il comprensorio spoletino, ternano, marchigiano e laziale. Per valorizzare quindi il rapporto di fiducia fra cittadini e politica, sarebbe bene mettere da parte sterili polemiche attivandosi, invece, per un effettivo perfezionamento di una opera le cui prospettive di sviluppo territoriale sono molto sentite dalle popolazioni interessate“.