Il Comitato Patrimonio Valnerina ha incontrato giorni fa, nella sede della Regione Umbria, la presidente Stefania Proietti per discutere degli impattanti lavori avviati da Anas sulla Tre Valli.
Durante il confronto, la delegazione del Comitato ha sottolineato da un lato la forza della normativa sugli usi civici, che non possono essere cancellati senza l’autorizzazione delle comunità interessate. Proprio in virtù di questa normativa è stato possibile ottenere il sequestro del cantiere Anas a Sant’Anatolia di Narco.
Dall’altro lato, il Comitato ha espresso forte preoccupazione per l’impatto economico e ambientale dei cantieri, che con semafori e deviazioni causeranno un grave isolamento della Valnerina, già provata da anni di difficoltà. Il progetto prevede la realizzazione di semplici banchine laterali, non percorribili, che non miglioreranno né la velocità di percorrenza né la sicurezza, e non offriranno alcuna possibilità di sorpasso.
I quattro cantieri previsti – Sant’Anatolia, Vallo di Nera, Piedipaterno-Borgo Cerreto (10 km) e Serravalle di Norcia – secondo il Comitato comporteranno un’alterazione irreversibile del paesaggio, privando la Valnerina della sua identità e del suo potenziale turistico, fino ad oggi valorizzato anche grazie al riconoscimento della SS 685 come “settima strada più bella d’Europa”.
Il Comitato ha inoltre presentato i dati sugli incidenti mortali registrati in Valnerina tra il 2009 e il 2024, da cui emerge che il rischio di morte in galleria è oltre sette volte superiore rispetto agli altri tratti della strada, smentendo di fatto la narrativa secondo cui i lavori sarebbero motivati da esigenze di sicurezza.
La Presidente Proietti, per meglio comprendere portata e conseguenze degli interventi, ha manifestato la volontà di effettuare una visita in Valnerina, accompagnata dai membri del Comitato. Un gesto molto apprezzato, per il quale il Comitato la ringrazia e si dichiara pronto ad accoglierla. Nel frattempo, proseguono le azioni legali e le attività di sensibilizzazione legate al progetto “Valnerina: Strada Turistica più Bella d’Italia”, per difendere e valorizzare un patrimonio unico e fragile, oggi più che mai a rischio.