Ci sono anche tre spoletini nella corsa contro il tempo per realizzare i ventilatori polmonari, lo strumento sanitario più importante nella battaglia contro il coronavirus.
Dipendenti dello Stabilimento di Baiano
Alessandro, Gianfranco e Matteo sono tutti dipendenti civili dello Stabilimento militare di Baiano di Spoleto, in provincia di Perugia. Si sono offerti volontari per costituire la task force di 25 addetti che da circa un mese opera a Valsamoggia, in provincia di Bologna. Qui ha la sede la Siare Engineering, una delle quattro aziende d’Europa in grado di produrre i respiratori.
A confermare la notizia a Tuttoggi è il comandante dell’ente militare spoletino, il colonnello ingegnere Mirco Scovaventi che ha lavorato alla partenza dei suoi uomini.
125 ventilatori polmonari a settimana
La risposta all’appello di manodopera specializzata lanciato dall’industria privata – che grazie a questa task force arriverà a produrre 125 ventilatori polmonari a settimana, 2.000 entro luglio – è arrivato le scorse settimane dall’Agenzia Industrie Difesa, da cui dipendono alcuni stabilimenti di Esercito e Marina, attivata in tal senso dal Governo Conte.
Così l’Agenzia che fa capo al Direttore Generale Gian Carlo Anselmino ha messo in campo un team di super esperti. Che, dopo un breve corso di formazione svolto presso la Siare, da ormai tre settimane lavorano a pieno ritmo.
I tre spoletini sono occupati nelle delicate mansioni di assemblare i vari componenti elettronici che compongono i respiratori destinati ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva degli ospedali di tutta Italia.
Una corsa contro il tempo che sta dando i suoi frutti. Specie per l’Italia visto che i titolari della Siare, Giuseppe e Gianluca Preziosa, padre e figlio, hanno concentrato la produzione solo per le esigenze dei nosocomi italiani (l’azienda esporta in 72 paesi).
I 25 tecnici civili, selezionati anche dagli stabilimenti militari di Castellamare di Stabia e Torre Annunziata (Napoli), Capua (Caserta) e dall’Arsenale di Messina, sono coordinati dal colonnello ingegnere Giulio Botto, direttore dello Stabilimento militare di Noceto di Parma.
L’altra operazione
Ma non è l’unico fronte in cui sono impegnati gli uomini del colonnello Scovaventi.
A breve, infatti, parteciperanno ad una operazione insieme allo Stabilimento chimico farmaceutico di Firenze dove arriveranno materiali sequestrati dalla Guardia di Finanza di Brescia. Si tratta di materie prime per la produzione di sanificanti e disinfettanti che, una volta realizzati e confezionati, verranno resi a favore della popolazione bresciana.
© Riproduzione riservata