“Mi rendo disponibile ad esaminare questa situazione per risolverla”: c’è un impegno diretto e in prima persona della presidente della Regione, Donatella Tesei, per le lavoratrici e i lavoratori dell’appalto del trasporto malati, sangue e farmaci della Usl Umbria 2, che lunedì hanno manifestato insieme alla Filcams Cgil di Perugia e Terni proprio sotto il palazzo della Regione. “Si tratta di donne e uomini che lavorano a tutti gli effetti nella sanità pubblica della nostra regione – ha spiegato Massimiliano Cofani, della Filcams Cgil – sono a contatto con i pazienti, proprio come i dipendenti della sanità, anche se sono lavoratrici e lavoratori in appalto e la loro situazione contrattuale è semplicemente vergognosa”.
Appena 5,90 euro lordi l’ora: questa la paga che viene riconosciuta ai dipendenti dalla cooperativa Goser, società campana (di Sarno, in provincia di Salerno) che gestisce, in consorzio con un’altra società laziale (Meridio Soc. Cop) il servizio. Una paga oraria bassissima, dovuta all’applicazione di un contratto “pirata”, non sottoscritto cioè dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. “In questo modo – continua Cofani – con 40 ore di lavoro mensili non ci si avvicina nemmeno ai mille euro al mese di stipendio. In altre parole, si è poveri anche lavorando. Un esempio plastico di cosa è oggi il mondo degli appalti anche nella nostra regione”.
Una situazione che ha portato alla protesta di oggi di lavoratori e sindacato, con striscioni, bandiere e cartelli, proprio all’ingresso di palazzo Donini. E qui il primo risultato: aver “fatto scendere” la presidente Tesei, che si è impegnata in prima persona a risolvere questa situazione semplicemente intollerabile.