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Trasporto pubblico, gli studenti di Rete e UDU a colloquio con l’assessore Agabiti

L’ 8 febbraio, come Sinistra Universitaria – Udu Perugia e Altrascuola – rete degli Studenti Medi Umbria, si è tenuta un’audizione alla Seconda e alla Terza Commissione Consiliare Permanente della Regione Umbria per un confronto sul tema del servizio di mobilità umbro.

Durante la sessione del Consiglio Regionale gli studenti hanno anche incontrato l’Assessora al diritto allo studio e alle politiche giovanili Paola Agabiti, consegnando anche a lei le proposte in materia di trasporti studenteschi.

“In qualità di sindacati studenteschi- recita una nota degli studenti- denunciamo le criticità ormai insostenibili della mobilità umbra, come l’insufficienza dei servizi di trasporto pubblico regionale e il costo eccessivamente alto degli abbonamenti.
A tal riguardo chiediamo l’istituzione di un abbonamento studentesco regionale a 50 euro e la riattivazione di GIMO, il servizio di mobilità notturna cancellato dal Comune di Perugia per ragioni puramente politiche nonostante il suo oggettivo successo (confermato dai dati della vecchia Umbria Mobilità).

Le nostre proposte sono all’attenzione dell’Università di Perugia e della Regione già da tempo: abbiamo mosso i primi passi a maggio 2020, quando le nostre mozioni sulla mobilità sono state presentate al Consiglio degli Studenti, approvate dallo stesso e accolte con favore dalla governance dell’Ateneo, che le ha inserite all’interno del Piano Triennale di Sostenibilità; il 27 maggio 2021 abbiamo ottenuto un tavolo di confronto sul tema con l’Assessore Enrico Melasecche e il Rettore Maurizio Oliviero; il 19 novembre 2021 abbiamo manifestato in piazza davanti alla Regione Umbria per chiedere sostanziali cambiamenti nell’approccio alla stesura del PNRR locale e in particolare sugli investimenti dedicati ai servizi per i giovani e gli studenti, come il trasporto pubblico.

“La spesa media annuale per uno studente universitario sta raggiungendo livelli insostenibili” afferma Aleph Bononi, vice coordinatore della Sinistra Universitaria – UDU Perugia “supera i 5000 euro e può arrivare fino a 10.000 se si è fuorisede. Se le nostre proposte venissero attuate il costo per il trasporto pubblico sarebbe in gran parte abbattuto, garantendo il Diritto allo Studio e la piena fruizione del servizio di mobilità”

“La situazione non migliora per gli studenti delle scuole superiori” aggiunge Caterina Bigini, coordinatrice regionale di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria “il costo di un abbonamento al trasporto pubblico in Umbria, che è quasi sempre superiore a 300 euro, si configura come uno tra i più alti d’Italia. Chiediamo che un abbonamento studentesco regionale a prezzo fortemente ridotto sia esteso anche a tutti gli studenti medi, cosicché la spesa a carico delle famiglie sia in parte contenuta.”