A fine dicembre è stato approvato in Consiglio regionale un emendamento al Documento di economia e finanza regionale 2021-2023 che impegna il sistema sanitario a sostenere il servizio
Un fondamentale passo avanti verso la soluzione del problema del trasporto disabili al Centro Speranza di Fratta Todina è stato fatto con l’approvazione a fine dicembre 2020, da parte del Consiglio regionale dell’Umbria, di un emendamento al Documento di economia e finanza regionale 2021-2023, che introduce l’impegno per la Regione a sostenere il trasporto sociale a rilevanza sanitaria, con particolare riferimento a quello operante su più comuni.
Si tratta, quindi, di una misura che, sulla Media Valle del Tevere, riguarda anche il trasporto disabili presso il Centro Speranza, un servizio essenziale che negli ultimi anni ha visto il suo costo gravare per una parte significativa sulle famiglie e per l’altra parte sui Comuni, che riescono con difficoltà a compartecipare alle spese.
Questo stato di cose ha determinato gravi disagi, con molte famiglie costrette a ridurre la frequenza delle terapie riabilitative presso il Centro, o addirittura a rinunciarvi del tutto, o, come avvenuto in alcuni casi, a sopperire con mezzi propri al trasporto.
“Quella che si è creata in questi ultimi anni, anche a causa di previsioni normative inadeguate – sottolineano il sindaco Francesca Mele e l’assessore alle politiche sociali Manuela Taglia – è una situazione inaccettabile, che è gravata in modo pesante su famiglie che si trovano a vivere le difficoltà della disabilità e alle quali le istituzioni devono poter dare, invece, il massimo supporto ed esprimere la massima solidarietà. Molto bene quindi l’impegno preso in Consiglio regionale, per il quale vogliamo ringraziare in particolar modo il presidente Marco Squarta e il consigliere Valerio Mancini, come anche la Terza Commissione presieduta da Eleonora Pace, che proprio su questa problematica si era riunita a Marsciano lo scorso 30 giugno.
Quello che, nel corso del 2020, è stato intrapreso è un percorso di costante ascolto e attenzione che ha visto anche l’impegno della direzione sanitaria regionale, con il dott. Claudio Dario, e la preziosa collaborazione dell’Associazione delle famiglie di disabili (Afad), con l’azione dell’avvocato Massimo Rolla. Un percorso improntato alla soluzione del problema che tutti i sindaci e amministratori della Media Malle del Tevere hanno portato avanti con determinazione. Ciò che ora serve, e che non è più rimandabile, è un atto della Giunta regionale che individui e stanzi le risorse necessarie a garantire il servizio, a beneficio di tutte le famiglie che fruiscono del Centro Speranza come anche di altri centri simili in tutta la regione”.