L'Istituto “Pontano”-“Sansi” di Spoleto, in persona del legale rappresentante D.S. dott.ssa Diana Saccardo, interviene con questo comunicato per rappresentare, a rettifica di quanto divulgato in maniera alterata e distorta dai mezzi di comunicazione, i danni realmente accertati di cui ha risentito l'edificio di piazza Carducci a seguito degli eventi sismici dell'Abruzzo ed i fatti che ne sono seguiti, restituendoli, per dovere di verità e nel rispetto del diritto della collettività alla corretta informazione, ai termini della loro realtà effettuale. Il giorno 6/4, su richiesta del D.S., veniva effettuato dai tecnici della Provincia di Perugia un sopralluogo nell'edificio in questione per verificarne le condizioni di agibilità dopo la summenzionata attività sismica. In esito a detta indagine tecnica, i periti riscontravano un lieve deterioramento della capacità di tenuta dell'architrave postaall'ingresso del corridoio del primo piano contiguo alla sala dei Professori e, sul medesimo piano, una nuova lesione a carico della parete esterna dei bagni, osservando, peraltro, come, a parte tali circoscritte conseguenze non rilevanti sotto il profilo della stabilità, lo stato fessurativo non si fosse punto modificato e il grado di sicurezza risultasse del tutto inalterato.A seguito di tanto, l'edificio veniva dichiarato agibile. A scopo cautelativo, tuttavia, il giorno seguente si eseguiva il puntellamento dell'architrave in parola e si disponeva la chiusura dei bagni interessati dalla nuova lesione. Il giorno 14/4, richiesti di un secondo sopralluogo, intervenivano di nuovo i tecnici della Provincia, per procedere alla ricognizione delle condizioni dello stabile, al fine di accertare la permanenza in esso dei requisiti atti a garantire la ripresa dell'attività didattica in regime di sicurezza. Anche in questo caso, le risultanze della perizia confermavanointegralmente il contenuto della relazione precedente.Un'ulteriore indagine veniva compiuta dagli esperti il giorno della ripresa delle lezioni a seguito delle rimostranze di una rappresentanza, peraltro esigua, dei genitori e della protesta della quasi totalità degli alunni, che, raccoltisi nella piazza antistante, si rifiutavano di entrare e di partecipare all'attività scolastica: l'esito della perizia ribadiva, ancora una volta, la rispondenza dell'edificio ai requisiti di sicurezza stabiliti per legge. Tale dichiarazione, tuttavia, non valeva a rassicurare né i genitori presenti né la componente studentesca, entrambi presumibilmente e comprensibilmente commossi ed allarmati dall'onda dei tragici eventi che hanno interessato il vicino Abruzzo. Si addiveniva così da parte del D.S., di concerto con le Autorità locali, dopo approfondita discussione, attenta valutazione ed opportuna verifica della concreta attuabilità, alla determinazione di anticipare con provvedimento immediato il trasferimento della scolaresca, peraltro già programmato, attesa la necessità di effettuare interventi di ristrutturazione nello stabile, per il mese di agosto, presso le sedi dell'ITIS e dell'IPSIA di Spoleto, al fine di assicurare una serena e proficua ripresa delle lezioni. Le operazioni di trasloco, cominciate con tempestività, venivano ultimate ieri in serata e, a partire da questa mattina, docenti ed alunni svolgono regolarmente lezione nelle aule allestite per loro nelle sedi suddette. A completamento di quanto fin qui chiarito, si precisa che la decisione di rinviare i colloqui pomeridiani risponde ad evidenti ragioni di opportunità, tenuto conto del clima di tensione allarmistica di questi giorni, incrementata non poco dalla diffusione di notizie distorte ed ingigantite nella loro gravità, e non già alla fittizia circostanza di una presunta inagibilità dell'edificio. Si sottolinea, infine, come, anche in tali evenienze sia stato sempre assicurato il regolare svolgimento dell'attività scolastica. Tanto valga a rettificazione della ridondanza di notizie amplificate, distorte e, in più di un caso, del tutto destituite di fondamento.
“Cortese Prof. Saccardo,
quello di ‘sparare’ sulla stampa sembra ormai divenuto una specie di sport nazionale al quale anche Lei non sembra volersi esimere. Per quanto riguarda il lavoro di TO®, dal momento che dal Suo comunicato non si evince con chiarezza a chi lo stesso è diretto, Le confermo l’autorevolezza delle testimonianze raccolte (alcune delle quali anche fra lo stesso Corpo docente che Lei coordina) e della documentazione che è stata recapitata a questa redazione. La maggior parte delle notizie di questi giorni non mi ha neanche sorpreso, avendo frequentato già una ventina d’anni orsono il ‘Pontano Sansi’ del quale ricordo ogni angolo, aula e, se vuole, anche vecchi scricchiolii.
Le riconosco il merito di aver fatto traslocare un intero Liceo in meno di 24 ore, ma non addossi la colpa al ‘panico’ creato dalla stampa. Se proprio ci teneva, poteva continuare liberamente l’attività scolastica, nessuno glielo avrebbe potuto proibire: la legge e le perizie (sono sicuro più affidabili di quelle fatte per la Casa dello Studente a L’Aquila) sono dalla Sua parte. Se era così sicura, come è a leggere la Sua, poteva continuare l’anno scolastico lì in piazzetta Carducci, prendendosi, ovviamente, ogni responsabilità. .
Prendo atto della Sua fin troppo puntuale relazione che mi induce in tentazione senza però liberarmi dal male. Le chiedo allora, formalmente, se può autorizzare la visita del sottoscritto, o di un giornalista di questa testata, accompagnato per l’occasione da un ingegnere edile iscritto all’albo, al Liceo Ginnasio per poter verificare lo stato dei luoghi del nostro vecchio, amato istituto? Non credo vi possano essere motivi ostativi. Restando in attesa di un Suo sicuro cenno di riscontro, porgo cordiali saluti,
Carlo Ceraso (direttore responsabile)
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