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Trasimeno, su deleghe, regole e risorse sindaci pronti a confronto serrato

“Positiva una prima apertura sull’eccesso di regole e burocrazia che oggi pesano sulla gestione del Parco naturalistico del Trasimeno, con l’introduzione di una pre-autorizzazione generale al taglio della vegetazione lungo le sponde. Altrettanto positivo il passaggio, entro fine anno, della delega sul demanio all’Unione dei Comuni. Resta però troppa vaghezza sulle risorse per la manutenzione ordinaria delle sponde, che per norma non può essere effettuata con i fondi europei”.

Queste le principali osservazioni sollevate da Giacomo Chiodini, sindaco di Magione e presidente dei sindaci del Trasimeno, a margine del convegno di giovedì scorso “Polvese Lab”. L’incontro, organizzato dalla Regione Umbria per fare il punto su molteplici aspetti della gestione del lago, ha visto la partecipazione di amministratori locali e regionali, nonché di tecnici ed esperti settoriali.

“Come Unione dei Comuni del Trasimeno – sottolinea Chiodini – abbiamo dato vita ad un dibattito acceso e franco sullo stato del bacino lacustre e sul suo futuro, in particolare rispetto al quadro normativo e alla necessità di una semplificazione. Ci aspettiamo un ruolo centrale e più snello dell’Unione dei Comuni sulla gestione del demanio, delle darsene e del parco naturale. Relativamente a quest’ultimo – aggiunge – chiediamo regole chiare e semplici, in particolare per quanto riguarda la gestione delle sponde e delle pertinenze pubbliche e private. Rimane poi il tema delle risorse per il taglio delle alghe, i dragaggi, privi di finanziamenti, la lotta ai moscerini (chironomidi) ancora insufficiente. Così come servono risorse per investimenti e manutenzione di darsene, pontili e lungolago. Un aspetto, quello delle risorse per l’ordinaria gestione del lago, che – conclude il sindaco di Magione – non può e non deve essere confuso con i fondi europei, destinati prevalentemente a nuove opere pubbliche, e per le quali è in corso la progettazione”.

Più assessorati regionali coinvolti in questa partita: quello guidato da Antonio Bartolini per il pacchetto di norme sul passaggio all’Unione Trasimeno delle “deleghe lago” e quello di Fernanda Cecchini per l’adozione imminente del piano di gestione del parco naturale del Trasimeno.