L’allarme è scattato per la puzza di gasolio. Chi era sul posto racconta di un tanfo inconfondibile e violentissimo che si avvertiva da decine e decine di metri di distanza. La grossa chiazza ha iniziato ad espandersi nell’insenatura a lato dei pontili di Passignano nella zona antistante “i chioschi”. L’intervento è stato immediato da parte degli agenti della Forestale e della polizia Provinciale. Sul posto sono stati chiamati i tecnici dell’Arpa e quelli del Comune e due squadre di aziende che si occupano di bonifica sono state subito messe all’opera. In acqua è stato disposto un cordone di galleggianti assorbenti in grado di arginare e trattenere gli idrocarburi, con la stessa tecnica con cui si opera anche nei casi di perdite di petrolio da parte delle petroliere che solcano gli oceani. Ma il paziente in questo caso è un lago, anche se di grandi dimensioni, con un’equilibrio molto più fragile dettato proprio dal fatto che le acque hanno meno ricambio.
Il gasolio sembrerebbe fuoriuscito da una cisterna utilizzata per il rifornimento di mezzi nautici, ma le indagini congiunte di Forestale e Provinciale sono ancora in corso e nelle prossime ore al magistrato di turno verrà trasmessa la notizia di reato per inquinamento ambientale. Al momento la cosa più importante è comunque arginare la perdita. Non è possibile stimare il danno ambientale sulla base dell’estensione della chiazza in superficie perché questa potrebbe essere condizionata dalle correnti, per questo è necessario approfondire le ricerche. Non resta che attendere dunque nella speranza che un rischio di grave danno per l’ecosistema venga scongiurato.