Al Trasimeno, come Razzi. Chi lo avrebbe mai detto che il senatore forzista Antonio Razzi prima di partire per la su a”missione” in Corea del Nord dove è stato invitato – come dice lui stesso – a seguire la parata della ”grande vittoria” sarebbe venuto in Umbria. “Domenica mi recherò in occasione della partita di serie B, Perugia-Pescara, sarà un’opportunità – spiega – per una mia visita sull’isola maggiore del Trasimeno“.
Razzi verrà per, dice lui stesso “affrontare da vicino i temi legati al mondo del turismo e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio ambientale rappresentato dal lago Trasimeno”. Evviva. “E’ necessario – prosegue il senatore forzista – stimolare le autorità locali per cercare di rivedere alcuni argomenti che sono troppo vincolanti nell’area del Parco e che oggi stanno soffocando l’economia e ne bloccano lo sviluppo”.
E parte l’analisi secondo cui “Il lago Trasimeno per esempio non viene valorizzato economicamente parlando come si dovrebbe”. E ecco l’idea, quella di puntare sulle attività nautiche e balneari e questo “potrebbe portare introiti diretti e d’indotto per svariati milioni di euro ma siamo ancora molto lontani“. Fermo restando che “un’ area del lago va preservata come oasi naturalistica“. Non fa una piega.
E allora la soluzione di Razzi: “Occorre pensare ad un rilancio del Trasimeno senza troppi paletti che impediscono il turismo nautico balneare. Per esempio si faccia subito una Legge regionale per consentire la navigazione di natanti con motori fino a 150 cavalli fiscali prevedendo diversi punti di attracco per barche turistiche”. Si consideri che al momento il limite per la navigazione sul Trasimeno è di 50 cavalli fiscali.
“Se si vuole rilanciare il Trasimeno dando respiro anche ad altre zone limitrofe dell’Umbria – conclude Razzi – serve agire subito altrimenti saremo ancora costretti a vedere il Trasimeno come un’area off limits al turismo e in balia del degrado”. A tutto gas contro il degrado. La ricetta di Razzi.
(s.m.)