I carabinieri forestali di Passignano sul Trasimeno e Magione hanno trovato,in località Ponte della Torre, circa 350 chili di pesci vivi e altri 43 e mezzo di esemplari morti all’interno di alcune reti e di alcune guide. Il risultato è stato raggiunto durante un’operazione anti bracconaggio ittico effettuata nelle acque del Lago Trasimeno. Sul posto anche dei volontari della Fipsas, la Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato.
Le reti e le guide, ritrovate nelle acque del Canale dell’Anguillara, un affluente del Trasimeno, sono risultate, dopo gli accertamenti, non conformi alla normativa: non potevano infatti essere identificate, mancando la sigla del proprietario delle stesse. All’interno delle rete gli esemplari ritrovati ancora vivi erano carassi, tinche e cavedani: sono stati immediatamente liberati. Sono ora in corso le indagini per individuare i responsabili e per comprendere quali tipo di conseguenze, in particolare per l’ecosistema del Lago Trasimeno, avrebbe causato questo tipo di bracconaggio.
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