In pochi ci avrebbero scommesso e invece è bastata un’annata piovosa per ribaltare la situazione. Dalla emergenza per la crisi idrica del Trasimeno, si è rapidamente passati all’innalzamento della guardia per il rischio esondazione in vista della stagione autunnale. Ma l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti precisa: “Gli abitanti e gli operatori economici dei centri rivieraschi del Trasimeno possono stare tranquilli: siamo già preparati per prevenire gli eventuali rischi che potrebbero derivare da ulteriori innalzamenti delle acque del lago”.
I Comuni preoccupati. Mercoledì si è tenuto l’incontro con i Sindaci del comprensorio lacustre che si è svolto nella sede dell’Assessorato regionale, presenti anche i rappresentanti della Provincia di Perugia e dell’ex Comunità montana “Trasimeno – Medio Tevere”. L’incontro era stato sollecitato dai Sindaci degli otto Comuni (Castiglione del lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Piegaro, Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno) per un esame delle problematiche che potrebbero verificarsi durante l’imminente stagione autunnale in caso di ulteriori incrementi del livello del lago, attualmente sopra lo “zero idrometrico” a causa delle abbondanti precipitazioni piovose registrate anche nei mesi estivi.
Dopo la carenza l’abbondanza. “La complessa situazione del lago, soggetto a cicli di alti e bassi livelli a seconda della piovosità delle stagioni – ha ricordato l’assessore – è costantemente all’attenzione della Regione. Abbiamo affrontato l’emergenza idrica, con una efficace programmazione e investimenti per oltre 200 milioni di euro negli ultimi dieci anni che hanno aumentato lo stato complessivo di salute delle acque del lago e del territorio circostante”. Ma ora il problema è quello opposto. “Finalmente, dopo molti anni – ha aggiunto -, il lago ha ora raggiunto l’attuale livello superiore di alcuni centimetri rispetto allo zero idrometrico. Per questo proseguiremo con la prevenzione, la vigilanza costante e un attento controllo di gestione in modo da evitare che durante il periodo invernale ci possano essere allagamenti nelle aree rivierasche”. Insomma la volontà politica è certamente quella di mantenere l’acqua ora che ce n’è in abbondanza per non rischiare di tornare ai periodi bui dal 2003 in poi.
Arriva la commissione tecnica. Al fine di garantire un funzionamento ottimale della gestione idraulica e prevenire con un largo anticipo livelli non compatibili delle acque, è stato deciso di costituire una commissione tecnica formata da tecnici della Regione, della Provincia e dei Comuni del comprensorio. Particolare attenzione sarà prestata in caso di utilizzo dell’emissario per garantire un deflusso controllato nel reticolo idrografico del Caina senza creare aggravi al regime idraulico presente. A questo scopo, la Provincia di Perugia ha già avviato opere di manutenzione per la piena funzionalità idraulica. “Voglio rassicurare abitanti e operatori del comprensorio – ha concluso Rometti – La gestione delle acque del lago sarà attuata in modo tale da ottenere nella prossima stagione estiva un adeguato livello che ne garantisca la qualità e la quantità sia di mitigare ogni problematica legata agli innalzamenti dei livelli nel periodo autunnale e invernale”.