TrasiMemo, progetto attivato a Panicale, Piegaro, Città della Pieve, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Todi e appunto Paciano
Chiocciole, rane e lucertole in ceramica per decorare il borgo. E ancora acchiappasogni e portavasi in macramè per abbellire vicoli e piazze del centro storico. Paciano sarà presto resa ancora più accogliente e curata grazie ai prodotti artigianali che stanno uscendo dai laboratori tessile e di ceramica, attivi da qualche mese all’interno di TrasiMemo.
Laboratori di Monica Giacomelli e Solidea Mencarelli
Gestiti dalle artigiane del luogo, Monica Giacomelli e Solidea Mencarelli, i due laboratori sono frequentati gratuitamente da giovani e adulti, grazie al progetto “Ogni Centro è il centro del mondo: rete dei piccoli Comuni per la Cultura diffusa e la Partecipazione Civica”. Un progetto di Frontiera Lavoro Società cooperativa sociale, finanziato dal bando “Cultura, cura e inclusione… Azioni di Welfare per la rigenera-zione di centri storici e periferie” pubblicato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
I Comuni coinvolti
Si tratta di un progetto attivato in diversi comuni umbri, quali Panicale, Piegaro, Città della Pieve, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Todi e appunto Paciano. Il progetto intende incentivare la partecipazione dei cittadini alla gestione e alla valorizzazione dei beni architettonici e culturali dei propri Comuni, realizzando percorsi laboratoriali partecipati all’interno dei luoghi della cultura, nello specifico Musei, Teatri e Biblioteche.
Tecniche artigiane
Sono dedicati all’apprendimento pratico di tecniche artigiane tipiche dei vari territori, dalla lavorazione del vetro alla tessitura, dalla ceramica alla scultura in argilla, dall’affresco alla lavorazione del legno. Un percorso che accompagna i destinatari nella sperimentazione di attività che stanno scomparendo, ma che possono essere riprese in chiave moderna, aggiornate alle nostre sensibilità e forma mentis.
Una coperta per Lampedusa
A Paciano fino a questo momento dal laboratorio di ceramica sono uscite decine di manufatti di maiolica, a forma di animali e una serie di mattonelle su cui è stata disegnata l’avifauna tipica del territorio e che sono destinate a comporre un tavolo da collocare nei giardini pubblici de La Fonte. Altre mattonelle saranno dipinte con soggetti bucolici. Tutti prodotti destinati alla decorazione urbana. Il laboratorio di tessitura, invece, è partito con il progetto “una coperta per Lampedusa”, attraverso cui i partecipanti sono stati avvicinati alle tecniche di base Il secondo progetto è volto invece alla realizzazione di acchiappasogni da poter posizionare in luoghi del paese come abbellimento e buon auspicio. L’ultima produzione sarà quella di portavasi in macramè, con materiale resistente alle intemperie, da disporre lungo i vicoli del paese.
“Questi laboratori diventano luoghi in cui si “tessono trame” ma anche relazioni – riferisce Daniela Bricca, una delle partecipanti – in cui si “modellano e dipingono oggetti” ma anche nuovi modi di stare insieme alle persone in un clima di collaborazione, alla scoperta o riscoperta delle proprie capacità creative. In essi si respira un’atmosfera positiva e propositiva, ognuno si mette in gioco cercando di dare il meglio di sé per la realizzazione di un progetto comune”.