Il Briccialdi di Terni si è espresso per la prima volta sull’ipotetico trasferimento del Conservatorio al Centro Multimediale.
“Il MUR – ha dichiarato Letizia Pellegrini, presidente del Conservatorio – finanzia periodicamente progetti relativi all’edilizia scolastica del comparto AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica). Il Briccialdi, prima di diventare statale, non aveva accesso a questi finanziamenti; al bando di quest’anno, tuttavia, abbiamo partecipato: la nota applicativa è stata pubblicata a fine dicembre e la statalizzazione si era conclusa a settembre.
Il bando, nello specifico, finanzia con 100 milioni progetti da 1 a 10 milioni di euro. Il presidente e il direttore del Briccialdi hanno deciso di partecipare, consapevoli del fatto che “la sede attuale, pur pregevolissima, non supporta adeguatamente le prospettive di sviluppo”.
Per quanto riguarda l’edificio, invece, deve essere del Comune, che lo concede in comodato d’uso gratuito al conservatorio per almeno 19 anni. La convenzione sottoscritta con Comune e MUR per la statalizzazione prevedeva la concessione di Palazzo Giocosi Mariani – dove oggi è situato il Conservatorio – per 99 anni. E’ stato possibile, tuttavia, un cambio di sede, con condizioni di concessione identiche. Il trasferimento, però, avverrà solo se la città di Terni si aggiudicherà il finanziamento per il progetto presentato.
“Il Centro Multimediale è balzato immediatamente in evidenza per tanti motivi”, ha sottolineato Letizia Pellegrini. “E’, infatti, una struttura già dotata di teatri, mensa, spazi esterni, camerini, magazzini, infrastrutture, uffici, in parte da riconvertire in aule insonorizzate”.
Con il finanziamento, il Conservatorio cittadino diventerebbe un campus della musica, unico in Italia, dotato di un numero adeguato di aule, di uffici, di un’aula magna, di un’aula informatica con postazioni attrezzate per seguire seminari su piattaforma, di sala dedicata alle attrezzature di registrazione e video-diffusione, di un parcheggio e di ampi spazi di socializzazione all’interno, di un auditorium aperto alla città e di sale prova per grandi insiemi (banda, orchestra sinfonica, coro, classe di percussioni); e, ancora, di una biblioteca organizzata per sezioni con postazioni di lettura e di ascolto, di magazzini per strumenti e leggii, di una palestra. Avere una sede di forte attrattività alle porte della città: questo l’obiettivo.
Il progetto che si sottopone alla valutazione per il finanziamento mira a interpretare correttamente la struttura del Centro Multimediale, “per rendere l’idea della sfaccettata identità della città di Terni; il campus – ha assicurato Letizia Pellegrini – parlerebbe di tradizione e innovazione, identità e ricerca”. Al centro dell’attenzione, poi, la promozione della cultura del verde, l’inclusività sociale, ad esempio attraverso il totale abbattimento delle barriere architettoniche. “La struttura deve trasmettere un’idea di facile praticabilità”.
Per trasformare il CMM in campus della musica e del multimediale, sono necessari lavori di adeguamento funzionale attraverso la manutenzione straordinaria degli edifici, il consolidamento edilizio della struttura, interventi di efficientamento energetico per il contenimento dei costi di gestione e per la pratica di politiche ambientali ed energetiche rispondenti alle necessità e alla sensibilità attuali.
Il preventivo per la realizzazione del progetto è di 6.440.000 euro. Il bando prevede il cofinanziamento di Enti pubblici e di privati, e lo premia in termini di punteggio. La Fondazione Cassa di Risparmio ha cofinanziato per € 500.000, la Regione Umbria per € 300.000, il Comune di Terni per € 350.000. Il Briccialdi ha cofinanziato per € 50.000, per le prime fasi di progettazione in vista della domanda.
Il totale dei cofinanziamenti è di 1.200.000 euro; ammonterebbe a 5.240.000 l’eventuale finanziamento ministeriale.
Nei giorni scorsi è stata inviata al MUR la domanda, con il progetto, le tavole e i documenti. “Per verificare se sarà possibile realizzare tutto questo occorre attendere l’esito della valutazione da parte della commissione ministeriale preposta. Presumibilmente, avremo notizie nei primi mesi del 2024”, ha annunciato Letizia Pellegrini. “E in caso di esito positivo procederemo alla stesura del progetto esecutivo, all’individuazione della stazione unica di appalto, all’espletamento di tutte le procedure di gara per l’affidamento dei lavori, che, da bando, devono concludersi entro 2 anni”.
“Trasferire in quel sito il campus del Conservatorio significherebbe restituire alla città quello spazio ripopolato; un bene pubblico, attualmente improduttivo, diventerebbe in diversi modi un motore di sviluppo e di riqualificazione”.