“#aolmovaccitu”. Questo l’hashtag lanciato dai ragazzi di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria, per le soluzioni prospettate dalla Provincia per superare il problema del sovraffollamento dell’Itts Volta nella sede di Piscille.
Da un lato, infatti, le classi dell’indirizzo di grafica e comunicazione e grafica e comunicazione con flessibilità sportiva rischiano di essere trasferite nella sede dell’Ipsia ad Olmo: una struttura giudicata inadeguata ad ospitare un corso di scuola 2.0, dato che mancano LIM, computer e connessione wi-fi e che causa anche notevoli disagi economici e logistici nei trasporti. “Un edificio vecchio – scrivono – che priva gli studenti del loro diritto di fare assemblee e della possibilità di collaborare con gli altri indirizzi come sempre hanno fatto“.
Epoi c’è l’altra soluzione, definita “ancora più inquietante“: l’imposizione di un numero chiuso alle iscrizioni già avvenute. In base al voto in comportamento si deciderà chi potrà entrare all’Itts Volta e chi no. Un’idea considerata “inaccettabile“.
Dichiara Melania Bolletta, coordinatrice di Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Perugia: “Chiediamo risposte alla Provincia su tutta questa vicenda, che mette in luce, una dopo l’altra, le numerose pecche della scuola italiana: edifici inadeguati da ogni punto di vista, forti disparità nell’adattamento degli istituti a un’impostazione didattica digitale e nessun riguardo per gli interessi di chi la scuola la vive, tutti i giorni“.