In una nota del Pd si sottolinea come l’aprovazione dell’odg grazie ai voti di opposizione ma anche della maggioranza, abbia permesso al Consiglio Comunale di Perugia “di scrivere una pagina di storia cittadina e di grande civiltà arginando ancora una volta le scelte sbagliate del sindaco Romizi, ostaggio di una visione anti-storica della società e dell’approccio estremamente reazionario alle questioni dei diritti, anche fondamentali, dell’uomo come singolo e come soggetto sociale. Una maggioranza retriva e codarda, trincerata dietro reiterati ed inutili cavilli burocratici, ma che preferisce abbandonare l’aula piuttosto che prendere posizione ed esprimere con un voto il proprio pensiero”. Opposizione che ora vigilierà sulla trascrizione dell’atto di nascita del piccolo Joan.
Una faccenda tutt’altro che conclusa, ma con delle prese di posizioni importanti. Nonostante un’aula di consiglio vuota, dopo l’approvazione in consiglio comunale dell’atto che impegna in modo formale il sindaco Romizi e la giunta a trascrivere il certificato di nascita di un bambino perugino, nato in Spagna, da due madri residenti nella nostra città, l’opposizione affila le armi.
Soddisfazione dall’Omphalos. “Siamo soddisfatti di questo importante risultato – afferma Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – che prima di tutto mette in luce il grave errore compiuto dal sindaco Romizi nell’anteporre l’ideologia politica ai diritti basilari di un bambino. È sempre stato evidente, e oggi lo è ancora di più, che su questo caso l’unica decisione giusta da prendere fosse l’immediata trascrizione integrale dell’atto di nascita, come già affermato da ben due sentenze della Cassazione. Ora anche il Consiglio Comunale, compresa parte della maggioranza, sbugiarda il sindaco chiedendogli di tornare sui suoi passi e recuperare un po’ di buon senso”:
“Ora il sindaco Romizi dovrebbe ammettere di aver sbagliato, procedere immediatamente alla trascrizione e scusarsi pubblicamente con la famiglia del piccolo Joan e con la città tutta – continua Bucaioni – Questo è quello che succederebbe in un paese normale. Purtroppo sappiamo che così non sarà, perché è ormai evidente come il primo cittadino si sia totalmente appiattito sulle posizioni estremiste della destra reazionaria e degli integralisti cattolici. Siamo comunque soddisfatti che almeno in questa occasione si sia messo un argine a tanta arroganza, poi ci penserà la giustizia a mettere la parola fine a questa amara vicenda”.
“Sul dato politico – conclude Bucaioni – crediamo sia giunto il momento che il sindaco ammetta una volta per tutte che la sua maggioranza non è più quella civica e liberale che lo aveva eletto, ma una nuova accozzaglia reazionaria composta di movimenti di estrema destra e ultra cattolici. Insomma, i cittadini e le cittadine di Perugia pensavano di aver eletto un liberale di Forza Italia alla carica di primo cittadino e si ritrovano invece una pedina di Fratelli d’Italia. Siamo convinti che Perugia meriti di meglio“.