Era una troupe del programma Reality de La7 ad aver cercato di intervistare Giorgio Del Papa, titolare della Umbria Olii – dove due anni fa persero la vita quattro operai della ditta Manili di Narni – ed unico indagato per quel terribile incidente sul lavoro (nella foto d'archivio a dx, insieme all'avvocato Giuseppe La Spina). Il modo di fare della troupe, a quanto aveva riportato la scorsa settimana un sito locale, non era andato a genio all’imprenditore spoletino che, all’informato cronista, aveva riferito di esser stato a dir poco infastidito, tanto da esser ricorso ai carabinieri della stazione di Campello per sporgere denuncia. Contro ignoti. Rimasti tali fino a sabato sera quando è andata in onda l’inchiesta della nota giornalista Silvia testa dal titolo “Morti bianche – Emergenza infinita”. Fra gli intervistati anche la signora Coletti, sorella di uno degli operai rimasto ucciso nella esplosione dei silo, e il sindaco Paolo Pacifici che ha ricostruito sommariamente a vicenda.
“L'uomo con la telecamera è stato il primo a raggiungermi: ha battuto con una mano sul cofano posteriore dell'auto e a quel punto sono sceso dalla vettura” avrebbe dichiarato Del Papa al cronista on line. Una versione che non pare però trovare conferma nelle immagini trasmesse da Reality sabato scorso. L’operatore, infatti, era impegnato a riprendere la scena e c’è un mancato un pelo che, insieme alla stessa giornalista tv, rischiasse di finire sotto la potente autovettura dell’imprenditore oleario. Sarà comunque la magistratura, stando a quanto riportato dal sito, a stabilire se i due operatori dell'informazione hanno commesso gli eventuali reati che sarebbero stati denunciati da Del Papa.