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Tragedia Tre Valli, Spoleto sotto choc per la morte del finanziere e del gemellino – Si prega per la mamma

E’ sotto choc la frazione di San Martino in Trignano, alle porte di Spoleto, distrutta per le vittime dell’incidente stradale di ieri pomeriggio costato la vita ad un finanziere, Stefano Laurenti, 42 anni, e a suo figlio di 10. Nessuno riesce a darsi pace per una tragedia che ha distrutto in un batter di ciglio una intera famiglia. E messo a dura prova quella della conducente dell’altra auto. Ironia della sorte le due famiglie si conoscevano essendo entrambi i conducenti di questa frazione. Viaggiavano su corsie opposte, ma entrambi stavano facendo ritorno alle rispettive abitazioni. A quella casa che Stefano e il piccolo non rivedranno mai più.

Erano le 19.30 di ieri quando c’è stato l’impatto mortale, lungo la Tre Valli, ad un chilometro dall’uscita per San Sabino. A bordo della Fiat Punto guidata da Laurenti viaggiano la moglie Paola F., 39 anni, e i loro due gemellini di 10 anni, un maschietto e una femminuccia. Sulla corsia opposta, proveniente da Baiano, viaggia la Opel Meriva guidata dalla 43enne Laura S. – professione parrucchiera, originaria di San Martino ma residente a San Giacomo dove era diretta – con a bordo la figlioletta di 6 anni. Un destino crudele sta aspettando queste due famiglie, che si conoscono da sempre, come è solito nei piccolo centri.

Lo schianto è stato devastante, specie per la Punto. Laurenti e il figlioletto muoiono sul colpo. Di lì a poco comincia la staffetta delle ambulanze. La moglie del finanziere viene trasportata d’urgenza al nosocomio di Foligno, le sue condizioni sono gravissime. Nel corso della notte i medici hanno tentato un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono stazionarie ma è purtroppo ancora maledettamente presto per dire se ce la farà. In gravi condizioni, trasferita all’ospedale di Terni, la gemellina che i medici si dicono fiduciosi di salvare. Anche lei presenta diversi traumi lungo tutto il corpo.

Sempre a Terni sono state trasportate d’urgenza le occupanti della Meriva: la madre è quella che ha subìto i traumi più importanti, ma le sue condizioni non fanno fortunatamente temere per il peggio.

Impossibile stabilire la dinamica, anche per l’assenza in quel momento di testimoni, di automobilisti di passaggio: l’asfalto in quel punto non presenta problemi, non ci sono cantieri ad ostacolare la viabilità. Probabilmente una distrazione o lo scoppio di una gomma e la tragedia è arrivata senza che i conducenti dei due mezzi se ne accorgessero neppure. Sull’asfalto neanche un accenno di frenata. Saranno i carabinieri del capitano Rufino ad accertare le cause anche se, stando alle prime indiscrezioni, sembra che a invadere la corsia opposta sia stata la Opel.

A vivere la tragedia quasi in diretta è stato il cognato di Laurenti, poliziotto in servizio presso il Commissariato di Spoleto, che in quel momento era di servizio alla centrale operativa. E’ lui ad aver risposto all’allarme lanciato da alcuni automobilisti che nel frattempo erano sopraggiunti sul luogo. Si è fatto sostituire da un collega ed ha raggiunto la Tre Valli ma non ha potuto far nulla per il cognato e il nipotino. Per tutta la sera il 118 ha fatto la spola con gli ospedali umbri. L’incidente registra anche una nota polemica per il ritardo con cui è stata autorizzata la rimozione dei corpi di padre e figlio, avvenuta solo intorno alle 23, a quasi quattro ore dallo schianto. Un ritardo legato all’impossibilità di reperire un medico che accertasse il decesso dei due (i sanitari delle ambulanze erano, ovviamente, impegnati a prestare soccorso ai feriti). Anche la guardia medica sembra fosse impegnata in altri servizi.

Una vicenda sulla quale i carabinieri e il sostituto procuratore che coordina le indagini, la dottoressa Mara Pucci, vogliono fare piena luce. Intanto a San Martino in Trignano è il giorno del dolore. La popolazione si è stretta intorno ai familiari di Laurenti, come pure i colleghi della Guardia di Finanza che seguono con apprensione l’evolversi delle condizioni di salute dei superstiti. Laurenti, militare di punta del comando provinciale di Perugia, era stato da poco trasferito in Umbria dopo aver prestato servizio a Roma dove si era messo in luce per la sua professionalità e le sue doti umane. Impossibile prevedere al momento la data dei funerali anche in considerazione che sulle due salme dovranno essere effettuati gli esami autoptici disposti dalla Procura.

(C.C. – J.B.)

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