Città di Castello

Tragedia al memoriale Ponte Morandi, 3 indagati | Comune di Genova pagherà funerale del 39enne

E’ ancora una comunità sconvolta, quella di Sansepolcro, per la morte sul lavoro del 39enne Marco Ricci, caduto per quasi 13 metri da una palazzina che stava ristrutturando, nell’ambito dei lavori per il Memoriale delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova.

Per questa tragedia sono tre gli indagati (avvisi di garanzia di natura tecnica): si tratta del titolare e del coordinatore dei lavori della ditta che ha ottenuto l’appalto mentre il terzo è l’imprenditore (anch’esso) di Sansepolcro a capo dell’altra ditta, che stava operando sul posto in subappalto con 4 operai, due dei quali diretti dipendenti e due in distacco da una seconda impresa (pure questa con a capo il biturgense).

Secondo la ricostruzione effettuata del Nucleo Psal dell’Asl3 di Genova, sarebbe emerso un particolare alquanto “anomalo”: pare infatti che il “distacco” formale di Ricci dalla Valtiberina al cantiere di Genova, sarebbe arrivato solo dopo l’incidente; in altre parole, se ciò venisse confermato, il 39enne non avrebbe avuto titolo per lavorare in Liguria.

Il corpo di Marco Ricci si trova ancora a Genova, a disposizione dell’autorità giudiziaria: ieri (8 ottobre) è stata eseguita l’autopsia, che fornirà ulteriori elementi sulla tragedia, dopodiché verrà riconsegnato alla famiglia. Sulla dinamica dell’incidente, invece, ci sono meno dubbi: Ricci – mentre stava trasportando pesanti griglie camminando all’indietro – avrebbe messo un piede su alcune assi di legno non fissate, cadendo all’interno del vano ascensore in costruzione.

Per quanto riguarda i funerali sarà il Comune di Genova a pagare le spese delle esequie. Quest’ultime (data ancora da decidere) saranno celebrate nella chiesa di San Paolo a Sansepolcro, dove Marco risiedeva, ma Asef, partecipata del Comune per i servizi funebri, si occuperà poi di trasferire il feretro nel cimitero Flaminio di Roma, città d’origine del giovane.