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TRAFUGATE DA PALAZZO COLLICOLA OPERE DI PIERPAOLO CALZOLARI. INDAGINI DEI CARABINIERI

Spariscono da Palazzo Collicola, in circostanze tutte da chiarire, alcune litografie dell'artista Pierpaolo Calzolari facenti parte di una donazione del 2007 fatta al Comune di Spoleto da Bianca Attolico. Appena diffusa la notizia il Capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Carlo Petrini, ha presentato una interrogazione urgente di cui pubblichiamo il testo:

“PREMESSO

Mi giunge notizie che da Palazzo Collicola sembra siano sparire nel nulla una decina di litografie di Pierpaolo Calzolari, di un valore che mi dicono sia tra i 15.000/20.000 Euro.

RITENUTO

Che se il fatto è vero, è grave sia per la perdita delle opere, ma evidenzia carenze o nei sistemi di sicurezza o di controllo da parte dei responsabili e quindi ulteriori rischi che altre opere vengano facilmente trafugate dal museo.

CHIEDO

Al Sindaco :

  • di sapere se le notizie sono fondate e se è stata fatta denuncia alle autorità competenti;

  • Quali opere sono state trafugate e l'esatto valore delle stesse;

  • Se è stato appurato come siano scomparse le opere e a quando risale il fatto;

  • Se le opere risultano assicurate;

  • Chi sono i responsabili della sicurezza del Palazzo Collicola, e se vi sono responsabilità di alcuni;

  • Se il presunto furto a correlazioni con l'affitto delle sale del palazzo.”

Nel corso del pomeriggio però arriva immediata la conferma della circostanza della sparizione delle opere per bocca dello stesso Sindaco Daniele Benedetti che in una nota afferma quanto segue: “ci siamo accorti della scomparsa delle opere grafiche di Calzolari, una donazione fatta nel 2007 al Comune da Bianca Attolico, e collocate nella biblioteca Carandente, a fine agosto” ha detto Benedetti. “Abbiamo effettuato subito una accurata indagine interna, al termine delle quale è stata presentata al Comando della Compagnia dei Carabinieri di Spoleto, in data 14 settembre 2010, una circostanziata denuncia, fornita di tutti gli elementi scaturiti dalla nostra indagine”.