L’annuncio è arrivato come un temporale sul bagnato. Non solo gli ex dipendenti sono ancora in attesa delle loro spettanze, ingolfati in una vertenza fatta di rinvii e attese e richieste di tempo che vanno avanti da mesi e mesi, ma ieri i loro ex colleghi hanno ricevuto una pessima notizia. Cassa integrazione. Queste le due parole pronunciate ieri dalla proprietà che ha spiegato come il ricorso all’ammortizzatore sociale partirà probabilmente con l’inizio della settimana e durerà una ventina di giorni.
Preoccupazione. La notizia ha aggiunto preoccupazione ad una situazione già gravissima che vede circa sessanta ex dipendenti non aver percepito nemmeno un euro di quanto gli è dovuto, ed ora anche i lavoratori ancora in forza all’azienda vedono messi a rischio i loro posti di lavoro. Se per questa settimana erano attese notizie che riguardassero gli ex dipendenti in attesa delle loro spettanze e per i quali è in atto una vertenza, la doccia fredda è arrivata per i lavoratori ancora dentro l’azienda di Tavernelle.
Il tempo è scaduto. L’atmosfera è a dir poco desolante. La croce di legno davanti ai cancelli della Trafomec di Tavernelle sembra il presagio di un tristissimo epilogo. Il cartello, quello del countdown ai giorni chiesti agli ex operai in presidio è stato riempito e depennato nelle 15 caselle. E’ finito il conto alla rovescia. Il 18 febbraio, due alternative ed un pesante ultimatum erano state le conclusioni della riunione fiume del tavolo composto da Prefetto di Perugia, Antonella De Miro, Questore Carmelo Gugliotta, l’assessore regionale Vincenzo Riommi e i rappresentanti regionali di tutte le sigle sindacali insieme ai rappresentanti dei lavoratori della Trafomec di Tavernelle e ai rappresentanti della proprietà di Trafo Europe Baldo e Petullà. Il Questore aveva chiesto l’immediata rimozione del blocco alle merci. Ma i sindacati da quell’incontro erano usciti senza soluzione in tasca e con le aspettative migliori messe sotto le scarpe.