Un buon caffè al bar è sempre un buon caffè al bar. Il problema è che per poterne andare a bere uno, oltre ai soldi per pagarlo, bisognerebbe anche essere “liberi” di poterlo fare. Non è stato il caso del 44enne pregiudicato arrestato alcuni giorni fa, con l’accusa di evasione, dai Carabinieri di Città di Castello.
L’uomo, da tempo ai domiciliari per scontare una pena per reati inerenti lo spaccio di stupefacenti, non è affatto nuovo a simili reati. Alcuni mesi fa, infatti, fu arrestato con la medesima accusa perché sorpreso al tavolo di un bar nonostante il divieto di lasciare l’abitazione. A quanto pare la voglia di un caffè con gli amici, a distanza di non molto tempo, avrebbe vinto ancora sul rispetto delle regole.
I militari, verso le 12, si sarebbero recati presso la sua abitazione nel centro storico per un controllo di routine. I familiari avrebbero riferito che il pregiudicato era semplicemente uscito per fare delle commissioni. Ben conoscendo le sue abitudini ed i suoi trascorsi, però, i Carabinieri hanno fatto il giro dei bar della zona trovandolo in uno di essi intento a bere dalla tazzina. Condotto in caserma ed arrestato per evasione degli arresti domiciliari, il 44enne, questa volta, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso il carcere di Perugia Capanne.