Città di Castello

“Traditi buoni propositi su pieno coinvolgimento opposizioni”, minoranze insorgono

A nemmeno un anno dall’inaugurazione del mandato amministrativo si sono rivelate infondate le rassicurazioni profuse a piene mani da sindaco, presidente del Consiglio e maggioranza sul rispetto e coinvolgimento delle forze di opposizione

A dirlo, in un comunicato congiunto, sono i consiglieri comunali dei gruppi di Tiferno Insieme, Castello Cambia, Movimento 5 Stelle, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. I rappresentanti della minoranza, a sostegno della loro tesi, riportano anche alcuni recenti episodi, “apparentemente innocui, – dicono – dai quali si manifesta la difficoltà che vive la minoranza nell’attuare un pieno ed efficace controllo dei passaggi amministrativi”.

Il primo di questi episodi risale allo scorso 27 dicembre, nel corso della prima Commissione Controllo e Garanzia su Polisport, quando il capogruppo Pd Zucchini, “con chiaro intento ostruzionistico, – specificano le minoranze – chiese che i lavori venissero sospesi fino all’istituzione di un Regolamento interno alla stessa commissione che peraltro la norma non richiede”.

Il secondo si riferisce al confronto della giunta con le frazioni, a Lerchi, del 6 febbraio 2017, presieduto dal presidente del Consiglio Tofanelli, abitante a Lerchi, “dove però erano assenti i consiglieri di opposizione residenti nel medesimo paese”.

Il terzo è quello del 10 febbraio 2017, quando si è parlato del riutilizzo dell’ex ospedale con la delegazione della I Commissione del Consiglio Regionale. Anche in questo caso “la riunione, allargata al presidente Tofanelli e al capogruppo Zucchini (tutti del Pd) non aveva visto la presenza di membri dell’opposizione”.

L’ultimo episodio riguarderebbe la Commissione Servizi di giovedì scorso sul “Regolamento sui fitofarmaci ad uso agricolo e civile”, annullata improvvisamente e alla quale è seguita, nel medesimo giorno, nella residenza comunale, una riunione convocata con il presidente del Consiglio comunale, i consiglieri proponenti il Regolamento (tutti del PD) e alcuni imprenditori del settore tabacchicolo. Nella circostanza, una volta venuti a conoscenza dell’episodio, i consiglieri Gasperi, Bucci e Marchetti si erano presentati “a sorpresa” all’incontro per rimarcare la scorrettezza del mancato coinvolgimento”.

I nostri elettori – concludono i rappresentanti dell’opposizione – sappiano che siamo determinati nell’attuare un serrato controllo degli atti della maggioranza, tutti i cittadini però devono essere consci che con questi presupposti si rischia di far scadere un ordinamento democratico in un governo di maggioranza esclusivo e autoreferenziale che non giova al buon governo della cosa pubblica”.