In scena La prova di un'opera seria, farsa in un atto su musica e libretto di Francesco Gnecco
Ultima tappa della tournée regionale della 74ma Stagione Lirica del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto che – dopo il successo delle rappresentazioni andate in scena al Teatro Clitunno di Trevi il 4, 5 e 6 settembre 2020 e le recite al Teatro Torti di Bevagna del 21 e 22 settembre e al Teatro Subasio di Spello del 23 e 24 settembre 2020 – tornerà il 25 e 26 settembre 2020, alle ore 21.00 al Complesso Museale di San Francesco di Montefalco.
In scena La prova di un’opera seria, farsa in un atto su musica e libretto di Francesco Gnecco, è uno spettacolo che, come si può ben dedurre dal titolo, racconta il “dietro le quinte” della messa in scena di un’opera seria – nello specifico Gli Orazi e i Curiazi, uno tra i più noti lavori di Domenico Cimarosa – mettendo così in luce tutte le contraddizioni e le dinamiche relazionali tipiche del mondo del teatro e del teatro d’opera. «É una caricatura della vita teatrale – commenta il Maestro Luca Spinosa – che ad una prima lettura può apparire anche poco virtuosa, ma è proprio la volontà del suo autore che porta consapevolmente in scena il teatro quotidiano, il “dietro le quinte”, con tutte le problematicità che ne conseguono»
«Il Lirico Sperimentale – afferma il regista Gabriele Duma – mi sembra il luogo perfetto per uno studio che rimetta al centro, col canto, l’umanità degli interpreti, per misurare quanto il buffo e il paradossale de ‘La Prova’ risultino dalla sincerità degli attori cantanti e dal coraggio di una teatro nudo che raccontando di sé, di ideali e miserie di chi si ostina a vivere d’arte, si faccia metafora di un genere umano che persevera nell’aspirare al sublime, senza riuscire ad affrancarsi dal litigio, dalla piccola territorialità, dalla paura dell’altro». E continua «“La prova di un’opera seria”, libera dalle tante aggiunte successive che l’hanno spesso trasformata in un pastiche, si rivela una luminosa occasione per sorridere, forse ridere, ma non consola. Si interrompe, senza resa, in bilico sulla accorata richiesta agli artisti di studiare, all’impresario di mantenere l’impresa, al pubblico di non abbandonare, insomma a tutti di resistere perché la cultura continui ad ispirare una decente umanità, perché il teatro “è necessario”».
Le voci vincitrici dei concorsi 2019 e 2020 saranno tra i protagonisti coinvolti nella produzione, oltre a quelli che la Direzione artistica ha richiamato o selezionato tra i cantanti delle libere audizioni: Tosca Rousseau (Corilla Tortorini), Chiara Boccabella (Violante Pescarelli), Marco Rencinai (Federico Mordente); Luca Bruno (M° Campanone/Compositore); Giacomo Leone (Fischietto/Copista e suggeritore); Giordano Farina (Il poeta Pasticci).
Direzione musicale e al pianoforte il maestro Luca Spinosa; regia e allestimento a cura di Gabriele Duma, costumi di Clelia De Angelis.Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, composto da Angelica Pierri (Violino I), Margherita Pelanda (Violino II), Giuseppe Benedetto (Viola) e Riccardo Viscardi (Violoncello).
I biglietti sono disponibili presso le rivendite Ticket Italia (a Spoleto Box 25-Piazza della Vittoria, 25)e presso il botteghino del Complesso Museale di S. Francesco di Montefalco nei giorni 25 e 26 settembre 2020, dalle ore 17.00. Ingresso unico € 5.00 (esclusi i diritti di prevendita). Per informazioni: 338.8562727 oppure sul sito www.ticketitalia.com e www.tls-belli.it.
Si ricorda che è necessario presentarsi in teatro muniti di mascherina almeno 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, al fine di poter effettuare le rilevazioni previste dalle disposizioni anti Covid-19.
Si ringrazia per la collaborazione il Comune di Montefalco.
Si ringrazia l’Associazione Nazionale Polizia di Stato,sezione di Spoleto.
Le attività del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” sono rese possibili grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Umbria, del Comune di Spoleto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.