Il “maratoneta-pellegrino” ha fatto tappa ieri sera (lunedì 9 aprile) anche a Città di Castello dove, proveniente da Arezzo, si è concesso una breve sosta ristoratrice prima di ripartire questa mattina verso Gubbio.
Giovanni Malagutti, presidente della Fondazione onlus Malagutti, psicologo a Mantova, presso l’Azienda Sanitaria Locale, nel 1990 ha fondato “Alfaomega Associazioni Volontari”, struttura extra-ospedaliera per l’accoglienza di adulti e bambini affetti dal virus Hiv-Aids, per cui presta i suoi servizi come psicoterapeuta. Successivamente, nel 2002 ha dato vita alla Fondazione omonima che, attraverso la Comunità per Minori, si occupa dell’assistenza di bambini vittime di abusi, maltrattamenti e violenze.
Malagutti sta attraversando a piedi, in 60 tappe, 11 regioni italiane per sensibilizzare sui temi del diritti civili e dei bambini. Ieri alle 18 è arrivato a Città di Castello, assieme allo staff medico-sportivo-logistico che lo accompagna ed è stato accolto nella residenza municipale dal sindaco Luciano Bacchetta e dall’assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini: presente all’incontro anche il presidente del Ceis don Paolino Trani.
Malagutti, ha iniziato il suo tour a piedi da Mantova (dove tornerà per concluderlo): una “Camminata Italiana” per promuovere il benessere della persona, riflettere sulle migrazioni, sollecitare il rispetto dei diritti umani. Il “maratoneta-pellegrino” ha ringraziato sindaco e assessore per l’accoglienza ricevuta evidenziando le bellezze ambientali, artistiche e paesaggistiche incontrate nel corso della tappa tosco-umbra: 46 km percorsi in 7 ore da Arezzo a piazza Gabriotti. Un percorso che lo vedrà sulle strade italiane fino al 3 giugno passando da Perugia, l’Aquila, Bari, Palermo fino a Mantova: 2300 chilometri in tutto.
“Una maniera originale per veicolare e diffondere i valori di solidarietà, tutela dei diritti dei bambini e pace in tutto il paese attraverso le diverse realtà territoriali inserite nel percorso della maratona”, hanno precisato Bacchetta e Luciana Bassini.