“Sono passati due mesi dalle dimissioni di Vincenzo Riommi dalla presidenza della Commissione d'inchiesta del Consiglio regionale sulle tossicodipendenze e ancora non è stato nominato un suo sostituto. Questo è vergognoso”. Lo afferma il vicepresidente dell'organismo regionale, Maria Rosi (Pdl), valutando “non comprensibile che un problema prioritario come quello delle dipendenze dagli stupefacenti nella nostra regione (detentrice del triste primato europeo per le morti per overdose) sia tra gli ultimi posti nella agenda della governatrice e più in generale dalla maggioranza di centrosinistra”.
Rosi si chiede per quale motivo sia stata istituita la Commissione di inchiesta se poi questa non viene messa nelle condizioni di lavorare: “L'emergenza droga in Umbria non può aspettare che la maggioranza giochi la sua partita a scacchi interna. Se è vero che la presidente Marini vuole dare un segnale di discontinuità, vuole collaborare con l'opposizione perché il bene supremo del cittadino viene prima di tutto, allora – si domanda Maria Rosi – perché non cedere alla minoranza nemmeno la presidenza di una commissione d'inchiesta, che pur durando soltanto un anno si occupa di una tematica di grande rilevanza sociale”.
Secondo il consigliere di opposizione, “forse la parola collaborazione è un termine buono solo a riempire le pagine dei giornali, se poi di fatto si fa il contrario di quello che si dichiara. Proprio in questo difficile momento dobbiamo iniziare a lavorare insieme e seriamente per dare le risposte vere ai cittadini e smettere con una guerra ideologica ormai buona solo nelle discussioni da bar”.