Aggiornamento ore 14.20 – L’allenamento di oggi alle 15.00 all’antistadio Taddei sarà probabilmente diretto da Napoli, il vice di Toscano. Sembra infatti che a rassegnare le dimissioni sia stato solo tecnico, ma non lo staff.
I rapporti tra Domenico Toscano e la Ternana Calcio sono sempre stati turbolenti; dagli allori della prima promozione in serie B, all’esonero della prima esperienza del tecnico rossoverde sulla panchina dei rossoverdi, alla clamorosa decisione di Toscano di rassegnare questa mattina le dimissioni.
Una decisione da galantuomo, Toscano ha preso da solo quel provvedimento che Longarini aveva minacciato dopo la sconfitta di Modena, mettendo così la società davanti alle sue responsabilità.
Il mister ha compreso che intorno alla sua persona c’era malcontento e pressioni che sono state alimentate, forse senza volontà, per mettere la squadra in condizioni di non potersi esprimere al meglio del proprio potenziale. Simone Longarini, dopo appena 3 giornate di campionato, era già intervenuto con toni non idonei sull’operato del mister e sulla resa della squadra, a suo giudizio costruita per raggiungere traguardi importanti. Nulla di strani che la proprietà sia in dissenso con scelte tecniche dell’allenatore, ma una serie di considerazioni rendono la vicenda abbastanza grottesca.
Toscano è stato presentato in pompa magna e con grandi elogi nel ritiro Norcia; in lui lo stesso Simone Longarini aveva individuato un tecnico vincente in grado di riportare contenuti sportivi di livello al “Libero Liberati”.
Il tecnico ha iniziato la preparazione con un pugno di giocatori perché il mercato rossoverde è stato bloccato fino alla fine di agosto per la telenovela Cozzella, che si è conclusa con il nuovo ds Acri. Al nuovo dirigente è spettato il compito di allestire in fretta in furia una rosa competitiva che potesse competere alla pari con le ambizioni della proprietà. La pretesa che Toscano potesse far miracoli in 2 settimane di lavoro a rosa completa è decisamente inopportuna, soprattutto per l’arroganza e il modo in cui si è intervenuti nelle questioni tecniche.
A questo punto non si comprende quale sia stata la ratio che ha portato alla scelta di Toscano all’inizio di stagione, se poi, con falchi in tribuna e dichiarazioni choc, si mette l’allenatore nelle condizioni di non poter lavorare con serenità.
Vedremo ora quali saranno le decisioni della società di Via Aleardi, che tiene le bocche cucite. Nessuno vuole parlare, nessuno risponde al telefono: un presidente assente e collaboratori non pervenuti.
Tutto è nelle mani dell’amministratore unico, al quale ora spetterà il compito di respingere le dimissioni di Toscano, che a questo punto difficilmente riprenderà la guida tecnica della squadra, o cercare di convincere uno dei tecnici (si è parlato di Guatieri, Di Biagio, Di Carlo) che sotto traccia già erano in contatto con la società a raccogliere la guida tecnica della squadra.
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Domenico Toscano ha presentato questa mattina le sue dimissioni. Dopo l’ultimatum del Patron Longarini e la sconfitta con il Livorno ci si attendeva una svolta, anche se forse non così clamorosa. Toscano lascia la squadra all’utlimo posto in campionato con un solo punto in quattro giornate frutto del pareggio casalingo con il Cagliari e di tre sconfitte.