Una Tosap variabile in base alle aree del centro storico. Se n’è discusso in commissione mercoledì, dove il consigliere dem Tommaso Bori ha proposto la modifica del regolamento per le occupazioni di spazi ad aree pubbliche e per l’applicazione della relativa tassa. La proposta, già discussa sul tavolo della commissione, è stata oggi approvata con 8 voti a favore e 3 contrari. “Il centro storico – secondo il consigliere- non può essere considerata un’unica area omogenea, perché vi sono aree ad elevata presenza e transito di persone, ed altre aree scarsamente frequentate e poco di passaggio”. Per questo, la sua proposta è di distinguere la categoria individuata dal regolamento come I (prima), in due distinte, indicate come Ia (aree più frequentate) ed Ib (le altre), con una riduzione della tariffa pari al 25% per le occupazioni di spazi nelle vie ricomprese nella categoria Ib.
Sulla proposta gli uffici hanno espresso parere tecnico favorevole, pur sottolineando la dirigente Picchiotti, che la deliberazione delle tariffe in materia di Tosap è competenza esclusiva della giunta, che, al fine di “mantenere la struttura tariffaria attuale comprensiva dell’incremento apportato nell’anno 2005, dovrà provvedere per il 2017 ad una nuova deliberazione di determinazione delle tariffe che tenga conto delle nuove disposizioni del regolamento in tal modo modificato”. Il parere di regolarità contabile finale emesso da Rosi Bonci evidenzia come, a seguito della modifica proposta, si determinerebbe una riduzione di entrata quantificata complessivamente in oltre 68mila euro per l’Ente che ad oggi, alla luce degli stanziamenti di bilancio per il 2017 e 2018 avrebbe come conseguenza il venir meno degli equilibri di bilancio nelle stesse annualità. Tuttavia, dopo la modifica della proposta “di apportare in sede di variazione di bilancio le opportune modifiche in modo da garantire i necessari equilibri con le ricadute in termini finanziari”, lo stesso dirigente ha precisato che un parere di contabilità contabile favorevole potrà essere reso una volta che dette variazioni saranno concretamente individuate e formalizzate o in sede di variazione di bilancio o in occasione di approvazione del bilancio previsionale 2017/2019.
Commenti. Per il capogruppo Ncd Scarponi, che si è detto favorevole alla proposta, è comunque necessario fare un ragionamento più ampio sulla funzione del centro storico, anche con nuove attività che siano di maggior attrattiva per il pubblico. Anche la capogruppo del M5S si è detta favorevole a politiche integrate e di programmazione per il centro storico, criticando la mancanza di una programmazione da parte dell’esecutivo. Critica nei confronti del parere tecnico, Rosetti ha sottolineato la necessità di decisioni coerenti a favore di chi con la propria attività presidia il territorio quotidianamente, richiamando il consiglio a dare un segnale forte e compatto. Contrario, invece, il capogruppo Cor Camicia, che ha sottolineato come a suo avviso le difficoltà economiche dell’ente richiedano prudenza nel prendere certe decisioni. “Un regolamento una volta che è approvato deve essere rispettato e applicato –ha detto- e votando questa modifica dobbiamo essere consapevoli che la coperta è corta e che se si toglie da una parte si rischia di danneggiare altre servizi. Per questo chiedo un confronto serio e sincero con l’assessore al bilancio e al commercio”.
Misura strutturale. “La riduzione della tassa di occupazione di suolo pubblico per gli operatori del centro storico – commenta il consigliere dem – che hanno la loro attività nelle aree con minor flusso turistico e minor passaggio di cittadini e studenti è, decisamente, una buona notizia. Le modifiche approvate oggi in Commissione sono un segnale importante per chi svolge attività commerciali, artigianali, ristorative, culturali ed aggregative nell’acropoli della nostra città. La riduzione del 25% della tassazione non è uno spot ma una misura strutturale e aiuterà queste attività in questo periodo di difficoltà lavorative e crisi economica, senza causare problemi al bilancio del Comune: si tratta di soli 68 mila euro su un bilancio di oltre 380 milioni di euro. Giusto pochi giorni la giunta ha deciso di rinunciare a quasi il doppio dei fondi in questione (sembra 100 mila euro di minor entrate per le casse del Comune) in funzione di un solo evento, sono sicuro che non ci sarà problema a rinunciare a meno tasse in favore di molti cittadini”.